ROMA Per i suoi 52 anni la compagnia aerea Meridiana cambia pelle e torna agli albori: il cda proporrà alla prossima assemblea il cambio di denominazione sociale della holding in Alisarda. Un colpo di scena che arriva nel bel mezzo della bufera sindacale e giudiziaria legata alla trattativa sui 1.634 esuberi, e alle inchieste della Procura di Tempio Pausania sui recenti passaggi societari e i dubbi sui conti. L'ultimo atto ieri, con le perquisizioni della Guardia di Finanza e l'acquisizione di documenti nelle sedi della compagnia a Olbia, Roma e Varese disposti dal procuratore Domenico Fiordalisi per far luce sui rapporti tra Meridiana e Air Italy e sul travaso di attività a discapito della società madre più volte denunciato dai lavoratori. Come atto dovuto, sono stati iscritti nel registro degli indagati il presidente della holding Meridiana spa Marco Rigotti, e tre ex amministratori delegati, Massimo Chieli, Giuseppe Gentile, già fondatore di Air Italy, e Roberto Scaramella, fresco di dimissioni. Come se non bastasse, il Tribunale di Tempio deve decidere se autorizzare l'ispezione amministrativa richiesta dalla Procura per verificare la regolarità dei rapporti tra Meridiana e Air Italy. Secondo il magistrato, infatti, la società avrebbe posto in essere in questi anni un depauperamento del patrimonio societario a danno dei soci e dei creditori per favorire Air Italy, la compagnia acquisita nel 2013 nonostante Meridiana fly avesse dichiarato lo stato di crisi. In questo clima, la compagnia dell'Aga Khan cambia veste e decide di tornare al suo primo nome, Alisarda. Nella relazione illustrativa si spiega che la modifica«trae origine dalla necessità e opportunità di provvedere ad eliminare qualsiasi elemento che possa ingenerare presso terzi confusione tra l'attuale denominazione sociale Meridiana e la denominazione sociale della società operativa Meridiana fly».