Il leader di Forza Italia invita il partito all'unione e spiega come il partito debba ripartire con "10 milioni di anziani da andare a convincere". Poi ironizza su Grillo: "Stanchino? Io più carico che mai"
“Abbiamo 10 milioni di anziani da andare a convincere“. Silvio Berlusconi parla da piazza San Fedele, a Milano, per il “No tax day” e rilancia il nuovo corso di Forza Italia che “c’è ancora e c’è ancora tutta. Dicono che gli italiani che non ci hanno votato non l’hanno fatto per votare altri, ma perché in campo non c’era Silvio Berlusconi”. A dare l’esempio, a mostrare quanto sia importante tornare a “una politica attiva, che va tra la gente” sarà lo stesso Berlusconi: “Torno in piazza, non posso più astenermi”, ha promesso dando il via al suo discorso.
Gli interventi di Berlusconi erano iniziati già in mattinata, quando è intervenuto telefonicamente alla manifestazione organizzata anche a Roma. Per l’occasione, il leader di Forza Italia è tornato sulle recenti polemiche riguardo alle ultime dichiarazioni riguardo al leader della Lega Nord, Matteo Salvini: “Salvini sarà uno dei goleador del centrodestra, è il benvenuto, ma da qui a dire che Berlusconi ha scelto il nuovo leader del centrodestra ce ne passa”. Parole, quelle pronunciate dal fondatore di Forza Italia, che correggono la rotta dopo le polemiche nate dalla sua dichiarazione alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, durante la quale ha definito Salvini “il goleador del centrodestra con me regista”. Endorsement che non è piaciuto a una parte del partito e che ha costretto l’ex cavaliere al dietrofront: “Ci hanno detto di tutto, la gente nostra addirittura che siamo renziani, salviniani. Noi siamo all’opposizione! Noi non condividiamo per niente la politica economica di questo governo”.
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Una coalizione, quella ipotizzata da Berlusconi, che dovrebbe andare a insidiare il centrosinistra: “Questo governo non è stato eletto – ha continuato – e ha una maggioranza rubata”. Uno scontro che inizia con la legge elettorale, una riforma che riporta agli occhi dell’ex cavaliere lo “spettro” delle preferenze, una politica che rischia di creare anche spaccature anche all’interno di Forza Italia: “Dobbiamo lasciare da parte la politica delle parole, degli slogan, che qualcuno vuole ritornare a far esistere dentro Forza Italia. Noi abbiamo detto chiaro che non ci stiamo, siamo una forza diversa, quella politica delle preferenze, del voto di scambio non ci appartiene”. Una politica, quella promossa da Berlusconi, che deve staccarsi dall’Euro. Per questo motivo, il leader di Forza Italia arriva a ipotizzare la possibilità di stampare autonomamente una moneta italiana: “Abbiamo le nostre idee sull’Euro e le presenteremo: per esempio, creare una seconda moneta, recuperando parte della nostra sovranità monetaria, una seconda moneta che possa essere stampata da noi e messa sul mercato che poi valuterà il cambio con l’euro. È una cosa che si può fare”.
L’ex premier ironizza poi sugli ultimi scontri all’interno del Movimento 5 Stelle e sulle ultime parole di Beppe Grillo che ha dichiarato di essere “un po’ stanchino”: “Grillo è stanco, io più in forma che mai, carico, convinto, impegnato, anche se me ne hanno fatte di tutti i colori”.