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Data: 01/12/2014
Testata giornalistica: Clickmobility
Agenzia europea per l'ambiente: «L'inquinamento ci ruba tre anni di vita». Indagine europea sullo smog, maglia nera alla Pianura Padana

«A Milano 230 morti in dodici mesi» Si riscopre l'importanza delle domeniche a piedi. L'assessore Bisconti: i blocchi alle auto tornano nel 2015

La Pianura Padana è l'area più inquinata d'Europa insieme con la Slesia (la regione più industrializzata della Polonia) e conta 300 morti all'anno per lo smog, di cui 230 solo a Milano.

Lo dice il rapporto 2014 dell'Agenzia europea per l'ambiente citato ieri al convegno «I costi dell'inquinamento atmosferico» organizzato da Bocconi, Policlinico e Peripato, associazione presieduta da Sergio Harari.

Lo dicono i dati delle assicurazioni sulle cause di mortalità, che fotografano una correlazione diretta tra infarti, ictus, embolie, tumori e inquinamento.

Il principale killer è il traffico: le particelle pericolose per la salute (Pm 10, Pm 2,5 e black carbon , le molecole più piccole che entrano direttamente nel sangue) vengono soprattutto dalle auto.

Agenti inquinanti che secondo gli ultimi studi rubano due-tre anni di vita agli abitanti della Pianura Padana. Il problema è duplice: in Europa le soglie di polveri sottili da non superare per legge sono troppo alte, il doppio rispetto a quelle suggerite dall'Organizzazione mondiale della sanità.

E a Milano e in Lombardia questi limiti si sforano comunque, nonostante Area C: «Il 2014 è il primo anno in cui lo sforamento delle soglie di legge a Milano è avvenuto a maggio invece che a febbraio, ma la situazione è ancora critica», spiega Edoardo Croci, ricercatore dell'Osservatorio sulla green economy della Bocconi.

Di certo Area C e il car sharing hanno abbassato il livello di inquinamento in centro: il Pm 10 è calato del 18 per cento, gli ossidi di azoto del 10 e il black carbon del 50.

L'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran si rallegra: «Questi dati dimostrano l'efficacia delle nostre politiche».

Ma fuori Area C? «La cerchia dei Bastioni rappresenta solo il 5 per cento di Milano: fuori l'inquinamento è ancora un problema - precisa Croci -. La città metropolitana è l'occasione per estendere il pedaggio oltre il centro storico».

Concorda Anna Gerometta dell'associazione Genitori Antismog: «Bisogna creare almeno un secondo anello con la congestion charge , perché la tossicità dell'aria appena fuori Area C è drammatica».

Rincara la dose Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Policlinico: «Bisognerebbe rivalutare anche le tanto criticate "Domeniche a spasso" del Comune: quelle giornate senza auto riuscivano a far calare dell'80 per cento i livelli di black carbon nell'aria».

Così si riapre il dibattito sulle domeniche verdi sospese un anno fa da Palazzo Marino per un problema di costi: «Andrebbero organizzate ogni qual volta c'è un evento in città», dice Andrea Poggio di Legambiente. «Ripartiranno nel 2015, non con il blocco totale delle auto ma con iniziative a macchia di leopardo», dice l'assessore al Tempo libero Chiara Bisconti.

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