MONTESILVANO Esponenti locali del Pd, tecnici e cittadini a confronto sul tema della mobilità. L’obiettivo del circolo capitanato dalla segretaria Romina Di Costanzo, e dal presidente Camillo Cretarola, è quello di coinvolgere diversi attori sociali per dare vita a «una pianificazione di area vasta» spiegano, «costruita coinvolgendo tutti gli interlocutori che condividano strategie e selezionino le priorità di sviluppo». Il tutto partendo da una «visione metropolitana del sistema», dal momento che gli spostamenti sulle strade di Montesilvano coinvolgono i residenti dei Comuni limitrofi. «Numerosi sono i progetti su cui siamo chiamati a decidere», evidenzia il Pd, «alcuni dei quali riguardano nodi infrastrutturali, quali la variante Anas alla statale 16, il collegamento con il casello autostradale A14, la variante di Silvi - Pineto, i tre ponti sul Saline, la fondovalle Tavo Saline e la rete del trasporto collettivo. Lo sviluppo di Montesilvano deve tenere collegati diversi concetti: quello delle infrastrutture con un’idea di città del futuro e della sua connotazione economico-sociale. È necessario un coordinamento strategico che ci aiuti a decidere su quale sviluppo vogliamo puntare». Di Costanzo e Cretarola sottolineano che questo è solo di un primo momento di confronto destinato ad ampliarsi. «È importante valutare, nella specificità delle singole realtà», aggiungono, «le esigenze di ogni amministrazione, il punto di vista della periferia e del centro città, per dare opportunità ai politici di formarsi delle alternative disponibili e arrivare a una decisione il più possibile condivisa. Obiettivo del Pd è quello di organizzare un tavolo trasversale con amministratori, segretari di circolo, tecnici e società civile per ragionare insieme sul tema, individuare obiettivi e priorità in un confronto trasparente e partecipato che tenga conto delle diverse alternative». Tra gli argomenti trattati anche quello del Filò, alla luce delle recenti considerazioni di uno dei massimi conoscitori dei sistemi di mobilità, l’ingegnere romano Antonio Alei, che ha espresso diverse perplessità sull’opera.