MILANO Si rafforza il vertice di Ntv, la società di Italo alle prese con una cura ricostituente necessaria per superare una fase di rallentamento causata dalla spietata e non sempre lineare concorrenza di Frecciarossa. Oggi il consiglio presieduto da Antonello Perricone, oltre a fare il punto sullo stato del negoziato della ristrutturazione di 683 milioni di debiti con le banche, sistema una casella importante: a seguito delle dimissioni di Pierfrancesco Saviotti (l’ad del Banco Popolare in uscita a causa di troppi impegni) chiamato nel cda sin dal primo giorno da Luca di Montezemolo e Diego Della Valle per accrescere il prestigio dell’organo amministrativo, dovrebbe essere cooptato Flavio Cattaneo.
IL CORTEGGIAMENTO
All’ex amministratore delegato di Terna, i soci di Ntv vorrebbero attribuire, in un secondo tempo, le deleghe di ad, colmando il vuoto che spicca al centro della plancia di comando. Il manager milanese avrebbe però preso tempo. Dal 2 ottobre 2013, con l’uscita dell’ex ad Giuseppe Sciarrone, le deleghe sono state attribuite ad interim al presidente Perricone. L’arrivo in cda di Cattaneo è un’ulteriore garanzia per il mercato e per le banche che vorrebbero alla guida di Ntv un uomo forte. Manager di 51 anni, è stato il più giovane direttore generale della Rai, carica ricoperta per più di due anni. In seguito, dal novembre 2005 al 27 maggio 2014 ha guidato Terna, la società della rete elettrica: durante questo periodo il valore del titolo si è incrementato del 90%. Chiusa l’esperienza Terna, il manager ha avviato un’iniziativa privata nel fotovoltaico ed è stato nominato nel cda di Telecom quale consigliere indipendente.
Una decina di giorni fa, Ntv ha chiesto a Intesa Sanpaolo (primo creditore con 394 milioni), Mps (175,7 milioni), Banco Popolare (95,2 milioni) e Bnl (17,8 milioni) di prorogare al 31 marzo 2015 lo standstill, in attesa di approvare la ristrutturazione del debito. L’esposizione è formata per il 70% da leasing e per il 26% da una linea senior per cassa. Agli istituti è stato chiesto di rimodulare la tranche maggiore dal 2024 al 2026 con un’opzione di altri 5 anni con ammortamento, meccanismo di cash sweep (destinare l’eccesso di cassa a restituzione del debito) e taglio delle condizioni (euribor più 20 punti base al posto di 270 pb); la tranche per cassa andrebbe allungata dal 2020 al 2030, più altri cinque anni, rimborso bullet, meccanismo di cash sweep subordinato al rimborso del leasing e taglio dello spread (euribor più 30 bp). Le banche chiedono uno spread più alto. I soci sono disposti a prorogare il versamento di 50 milioni a marzo. Ntv deve rilasciare una fidejussione a favore di Rfi (10,3 milioni): Generali sarebbe propensa a farsene carico in cambio di un cash collateral (garanzia collaterale) della società di pari importo, somma riveniente dall’incasso di contributi Iva.