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Pescara, 24/11/2024
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Data: 03/12/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Sangritana fusa con l’Arpa. Valente: «Stop al piano». Il vicesindaco attacca la Regione: non fate morire questa gloriosa società «Aziende sane date in dote a quella che produce debiti e disavanzi»

LANCIANO «Il 9 dicembre la Regione decreterà la morte della Sangritana. È l’ora di un atto di responsabilità di tutte le forze politiche». Progetto Lanciano torna ad alzare la voce contro la proposta di legge regionale che sta accelerando la costituzione di una società unica di trasporto, attraverso l’incorporazione di Sangritana e Gtm in Arpa. «Martedì prossimo il consiglio regionale approverà il progetto di legge che conferisce la totalità del capitale sociale di Sangritana e Gtm all’Arpa, il cui patrimonio è stato azzerato e che ha oltre 17 milioni di debiti», sostiene il coordinatore cittadino del movimento, Pino Valente, «aziende sane date in dote a quella che produce debiti e disavanzi. Chiediamo alla Regione di sospendere l’iter della legge e di avere quel confronto con il territorio che qui non c’è stato. Ci aspettiamo anche dal segretario regionale Silvio Paolucci una riflessione interna al Pd». A colpire Pl è l’assenza di analisi e numeri che giustifichino la fusione. «La proposta di legge è di tre pagine e soli 6 articoli», continua Valente, «è folle quello che sta accadendo nel silenzio della politica regionale. Il governo di centrosinistra si sta comportando come quello di centrodestra quando cancellò la Asl frentana. Dopo 5 anni la storia si ripete, ma non cambia la musica per l’Abruzzo meridionale che viene cannibalizzato. Il presidente Luciano D’Alfonso, che è stato qui in campagna elettorale, ci metta la faccia e venga a confrontarsi con questo territorio. La Sangritana e la divisione ferro devono rimanere autonomi». «Camillo D’Alessandro (delegato della giunta ai trasporti, ndc) chiarisca dove sarà la sede della società, qual è il progetto economico, che fine faranno gli esuberi, quale sarà la sorte delle attività non contribuite dalla Regione», interviene il deputato di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, «la Regione ha valutato la possibilità che, uniformando gomma e ferro, si rischia di perdere l’ingente contributo statale che Sangritana e Gtm continuano a percepire? O vuole fare una riforma “alla Renzi” come è stato per le Province, dove si è cambiato qualcosa affinché nulla mutasse?». «La Sangritana è una società che vanta un bilancio in attivo, impegnata in progetti di promozione del territorio e che garantisce collegamenti pubblici efficienti all’area frentana», sottolinea il responsabile di Casapound Lanciano, Nico Barone.

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