Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.940



Data: 04/12/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Verso la società unica di trasporti - Trasporti, la società unica ora mette tutti d’accordo. Passa all’unanimità in commissione il progetto di fusione Arpa-Gtm-Fas. Maggioranza, opposizione e sindacati soddisfatti. Martedì in Consiglio

PESCARA Si chiami BusFar (con l’acronimo di Ferrovie Adriatico Sangritana) o in altro modo (c’è anche la possibilità che per il nome si attinga a un concorso di idee), di certo c’è che la nuova società regionale unica dei trasporti ieri ha fatto un passo decisivo dopo la legge “Morra” istitutiva di un anno fa. Il progetto di fusione delle tre società pubbliche Gtm (Pescara-area metropolitana), Arpa e appunto Sangritana (bus e ferro) ha ricevuto la benedizione unanime dalla commissione regionale "Territorio" riunita congiuntamente alla commissione "Bilancio" e "Politiche europee". Maggioranza di centrosinistra e opposizione si sono stavolta incontrate con l’obiettivo condiviso di dare vita alla società unica più grande (145/150 milioni di euro di fatturato, 1.400 dipendenti), più efficiente e che potrà partecipare alle gare di concessione europee ed innescare le economie di scala invocate anche dai sindacati. «Non faremo fare alle Società di trasporto pubblico la fine delle Casse di risparmio», sottolinea Camillo D’Alessandro (Pd) primo firmatario del progetto di fusione. La scaletta dei lavori prevede un’altra serie di incontri intorno al progetto e poi martedì 9 la discussione in consiglio regionale. «Avvieremo ulteriori mediazioni che possano rendere certo l'obiettivo di salvare non una sola società, ma tutte le tre società di trasporto pubblico locale in Abruzzo», aggiunge D’Alessandro tenendo fermi i tre pilastri sui quali ruota tutto il piano: il taglio dei trasferimenti, l'applicazione dei costi standard sul t.p.l. e l'indizione obbligatoria delle gare per il trasporto pubblico. «Quello che chiediamo è che il progetto venga prima approvato in consiglio regionale, così come stabilito dall'articolo 2505 del Codice civile e poi fatto proprio dai tre Cda», precisa il capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo anche lui soddisfatto dell’esito in commissione: «È un primo importante passo in avanti ma continueremo a lavorare, anche per incidere sulla coscienza dei colleghi consiglieri di maggioranza, prima e durante il Consiglio di martedì». «A noi non interessa il metodo, ma il risultato: quello di conseguire con certezza entro i primi quattro mesi del 2015 un obiettivo che attendiamo da anni», commentano positivamente i sindacati abruzzesi dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Autoferrotranvieri fra i primi ad auspicare lòa riforma. «Non ci appassionano le lotte di campanile», aggiungono, «nè il tema di dove sarà fissata la sede; immaginiamo forse dove non si pagheranno fiumi di affitto...». Chi ci tiene a conservare una sua precisa identità ed in particolare sul trasporto ferroviario è la Sangritana (Fas). Il presidente Pasquale Di Nardo, favorevole alla società unica, ritiene necessario il passaggio dell’azienda ad operatore industriale: «In Europa il trasporto è intermodale, integrato tra ferro e gomma. Oggi, in Abruzzo, questi sistemi sono piuttosto in concorrenza. Emergono criticità importanti, determinate anche dalla sovrapposizione di offerte di trasporto. La costituzione di un operatore unico regionale può essere di aiuto per conseguire maggiore efficienza». Nessuna preoccupazione, quindi, per le sorti di Sangritana. «La posizione geografica della Fas è strategica rispetto ai collegamenti con Val di Sangro, dorsale Adriatica e Tirreno», prosegue, «la Sangritana è stata ed è un’opportunità di sviluppo. Non sfruttare le sue potenzialità, magari in partnership con altre aziende, vorrebbe dire non rispondere a una domanda crescente di trasporto».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it