La Regione Abruzzo ha approvato la fusione delle aziende di trasporto pubblico locale. La Commissione Territorio del Consiglio regionale, insieme alla Commissione Bilancio e Politiche europee, ha espresso infatti parere favorevole, a maggioranza, sul progetto di legge riguardante il riordino delle partecipazioni societarie nel settore del trasporto pubblico locale.
[/dc]Soddisfazione per il voto delle commissioni consiliari è stata espressa da Camillo D’Alessandro, del Partito Democratico, primo firmatario del disegno di legge, che ha confermato che,fino al prossimo 9 dicembre, data fissata per la discussione della legge in Aula,proseguirà il lavoro per cercare con le opposizioni “ulteriori mediazioni che possano rendere certo l’obiettivo di salvare non una sola Società, ma tutte le tre Società di trasporto pubblico locale in Abruzzo”.
Secondo l’esponente del Pd abruzzese, con il disegno di legge, si sono raggiunti tre obiettivi principali: “La riduzione dei trasferimenti, l’applicazione dei costi standard sul trasporto pubblico locale e l’indizione obbligatoria delle gare per il trasporto pubblico”, fattori che – secondo D’Alessandro – “rappresentano la giusta combinazione per procedere verso la direzione annunciata di una sola grande società che possa garantire servizi efficienti con costi contenuti e che resti soprattutto abruzzese”.
I sindacati abruzzesi dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Autoferrotranvieri hanno espresso la loro soddisfazione per l’avvio del progetto di riordino e di fusione delle aziende pubbliche che gestiscono il TPL in Abruzzo, sottolineando come si sia raggiunto finalmente il risultato di “conseguire con certezza entro i primi quattro mesi del 2015 un obiettivo che attendiamo da anni”. Un obiettivo, sottolineano ancora i sindacati, che “per una continua evoluzione del fenomeno riguardante le modifiche dell’assetto normativo del settore unitamente alla progressiva diminuzione delle risorse disponibili, è divenuto provvedimento indispensabile, pena l’implosione delle tre aziende regionali che se rimanessero isolate non avrebbero è la possibilità di sopravvivere alle gare nè di conseguire le economie di scala che la fusione consente”, conclude l’unanime presa di posizione dei sindacati dei trasporti abruzzesi.