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Data: 06/12/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Evasione da 20 milioni: indagati Testa e De Nicola. Commercialisti, imprenditori e avvocati: in 24 accusati di truffa e di reati fiscali

Perquisizioni a tappeto, per tutto il giorno di ieri, da parte della Guardia di finanza che alle 7 di mattina era a casa di Guerino Testa, ex presidente della Provincia di centrodestra ma coinvolto nell’inchiesta nelle vesti di commercialista. «Mi reputo assolutamente estraneo ai fatti contestati», ha detto l’attuale consigliere comunale di opposizione, «e confido di chiarire la mia posizione una volta che avrò esaminato la documentazione. Comunque», ha precisato l’ex presidente della Provincia assistito da Ernesto Torino-Rodriguez, «parliamo di fatti riguardanti la mia attività professionale risalente ad alcuni anni fa». Il nome di Testa figurerebbe nell’inchiesta sia come commercialista ma anche come ex legale rappresentante di alcune società dell’imprenditore Carmine De Nicola, anche lui coinvolto nell’inchiesta.

PESCARA E’ stato svegliato dai finanzieri, ieri, l’ex presidente della Provincia e commercialista Guerino Testa finito in un’inchiesta che coinvolge imprenditori, commercialisti, avvocati e che gravita attorno alle attività del gruppo di Carmine De Nicola: l’imprenditore di Chieti della sanità e delle scuole private che tentò invano di acquistare la clinica Villa Pini. E’ anche negli uffici di De Nicola che la Guardia di finanza si è recata portando via il materiale necessario, base di un inchiesta che coinvolge 24 persone, dal commercialista pescarese Andrea Di Prinzio all’avvocato Antonio Di Ianni ai figli di De Nicola indagati, a vario titolo e con pesi diversi, per reati finanziari e truffa ai danni dello Stato. Secondo l’accusa rappresentata dal procuratore aggiunto Cristina Tedeschini e dal pm Anna Rita Mantini, che hanno coordinato le indagini della Finanza alla guida di Francesco Mora, il presunto “buco” ammonterebbe a circa 20 milioni di euro. «Non ho evaso e ho la forza di chi sa di aver agito con correttezza», dice De Nicola, 69 anni, titolare delle case di cura marchigiane Stella Maris e Villa Anna ma anche patron dell'Iri School college di Francavilla e dell’altro istituto privato Il Nazareno in via Napoli a Pescara. E’ in De Nicola che l’accusa ha visto un ruolo primario nell’inchiesta che parla attraverso la creazione di presunte cooperative create ad hoc: società “schermo” esistenti solo sulla carta – dice ancora l’accusa – che sarebbero state intestate a prestanome e che sarebbero servite a truffare l’Inps, l’Inail. Tutte queste società, sostiene la procura, si sarebbero fatte carico anche della gestione dei lavoratori e sarebbero state riconducibili al gruppo De Nicola che, a sua volta, si sarebbe appoggiato a consulenti e professionisti per «mettere in atto artifici contabili per non pagare le imposte», dice l’accusa, ancora tutta da provare. E’ in questo meccanismo che sarebbero entrati in gioco Testa, che è stato rappresentante legale di due società di De Nicola ed è collega di studio del commercialista Di Prinzio in via Venezia. Se Testa, la tesi dei pm, figura nell’inchiesta anche come ex legale rappresentante di due società dell’imprenditore di Chieti nell’arco temporale 2010-2011, Di Prinzio sarebbe stato invece il consulente, il professionista a cui appoggiarsi. E’ anche nello studio del commercialista che si occupa di materie tributarie e societarie che, ieri a metà mattinata, è arrivata la Finanza uscendo con faldoni e carte che dovranno essere vagliati. Tra i professionisti coinvolti, c’è anche il nome dell’avvocato Di Ianni, coinvolto sempre nelle vesti di ex amministratore di alcune società di De Nicola. Le indagini della Finanza, del Nucleo di polizia tributaria guidato da Roberto Di Mascio, sono partite più di un anno fa e sono relative a un periodo di tempo che va dal 2007 al 2014. Da un lato, le Fiamme gialle avevano ricevuto alcune denunce riguardanti vertenze di società dall’altro, però, avevano già avviato accertamenti sul gruppo di De Nicola emersi ieri con le perquisizioni e i sequestri. Tra le tante attività dell’imprenditore residente a Francavilla al vaglio della magistratura, è finito anche il Polo scolastico paritario Il Nazareno che si trova in via Napoli. Le strade di De Nicola, Testa, Di Prinzio e Di Ianni si sono incrociate varie volte perché, ad esempio, l’ex presidente della Provincia è stato l’amministratore unico di Medigest – così come Di Ianni – mentre Di Prinzio è tra i commercialisti di fiducia dell’imprenditore di Chieti. Ma il nome di De Nicola tenuto banco, nell’ultimo periodo, soprattutto nella vicenda dell’asta della clinica Villa Pini, filone comunque estraneo all’inchiesta. Il Policlinico dell’eccellenza Santa Maria de Criptis di De Nicola si era aggiudicato all’asta nel giugno 2013 la clinica Villa Pini con un’offerta di 31 milioni di euro e, in quell’occasione, erano stati i rilanci dell’amministratore delegato Di Ianni a battere la concorrenza. Ma il 30 luglio successivo il Policlinico dell’eccellenza non si presentò dal notaio per sottoscrivere con il curatore fallimentare il passaggio di proprietà; provocò di conseguenza la sua decadenza dall’acquisto spianando la strada al secondo classificato dell’asta, la Santa Camilla spa. Le indagini dell’inchiesta emersa con le perquisizioni di ieri non sono finite e potrebbero portare a qualche sequestro.

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