Per la Sangritana, nell'ambito della riforma per la gestione unica del trasporto pubblico regionale, si passa dalla richiesta del ruolo di capofila all'auspicio di salvaguardia di alcune peculiarità specifiche. Certo, resta in piedi la richiesta che possa essere la Sangritana ad incorporare Arpa e Gtm, ma ormai non ci crede più nessuno. I giochi sono già stati fatti, tanto che la specifica commissione regionale ha già votato a favore dell'Arpa come capofila, in perfetto accordo tra maggioranza e opposizione. Che poi nel consiglio straordinario di Lanciano, sabato scorso, le varie forze politiche si siano accusate a vicenda per il declassamento della Sangritana fa parte dello sceneggiato del già visto. Sulla breccia resta solo "Progetto Lanciano" di Pino Valente, ma sul voto di domani in Consiglio regionale non si prevedono novità.
Si spiegano anche in questo senso, le richieste per la tutela di alcune specificità della Sangritana che arrivano sia dal centro destra che dal centro sinistra di Lanciano. La richiesta base è che «la "divisione ferro" sia istituita statutariamente e preveda la sede a Lanciano e che sia dotata di autonomia organizzativa e finanziaria, mantenendo anche gli attuali livelli occupazionali». In questo contesto «i progetti strategici di Sangritana, in particolare quelli legati agli investimenti su rete, collegamenti strategici e parco rotabile devono essere assunti quali prioritari nella programmazione e nell'impiego dei fondi della Regione Abruzzo a partire dalla nuova programmazione del settore». Inoltre, bisogna mettere nero su bianco perché venga incrementato il monte chilometri attuale di Sangritana. Ma anche qui è meglio non farsi illusioni, e vigilare con attenzione, perché nel progetto di legge presente in Regione di queste specificità della Sangritana non c'é neppure una riga.