PESCARA Oggi dovrebbe essere il giorno della società unica dei trasporti su cui è atteso il sì del consiglio regionale, una riforma scivolata di mano al governatore Gianni Chiodi ma che il suo successore Luciano D'Alfonso spera di cucirsi sul petto come una stella di Natale.
Siamo all'atto finale per portare Arpa, Gtm e Sangritana sotto lo stesso tetto dopo una rincorsa vana nella precedente consiliatura. Perché tante resistenze?
«Quella che ci apprestiamo a realizzare è una riforma che andava fatta vent'anni fa».
Chi rema contro?
«Gaspari avrebbe detto che sono quelli della pagnotta. Io dico che sono gli ultimi impulsi degli egoismi che hanno avuto un peso importante nella storia di questa regione, frenandone lo sviluppo. Anche qui c'è stata una certa balcanizzazione dei costi, così come per tutte le strutture partecipate che come ci invita a fare anche la Corte dei conti hanno un senso solo se producono servizi e non generano debiti».
Anche sulla nomina dei nuovi dirigenti si è proceduto a rilento. Perché?
«La partita dei capi dipartimento è chiusa. Resta aperta solo quella delle risorse umane. Probabilmente sarà reiterato l'avviso perché non siamo soddisfatti dei profili professionali ricevuti. Ma quello che va evidenziato è che per la prima volta in Regione riduciamo del 50% il numero dei capi dipartimento e introduciamo la figura nuova del direttore generale. Si tratta di una donna, Cristina Gerardis, avvocato generale dello Stato, apprezzatissima fino ad oggi in tutte le cariche ricoperte».
Qualche altro nome?
«Posso annunciare di avere offerto la presidenza della Saga a Ivan Jakovcic, imprenditore di Pola, titolare del dossier sull'Euroregione Adriatica a Bruxelles. E' un'occasione straordinaria per collocare l'Abruzzo e il nostro aeroporto nel quadro di una strategia europea».
La sanità è ancora commissariata. Anche qui il ritorno alla normalità non sembra rispettare i tempi da lei auspicati. Che succede?
«E' solo un problema di utilizzo del fondo unico nazionale che abbiamo ricostituito. Nell'arco del mese di dicembre recupereremo anche l'ultimo quarto di questa quota. Contiamo di uscire dal commissariamento entro il primo trimestre del 2015».
Provi ad elencare almeno tre obiettivi che vorrebbe vedere concretizzati nel nuovo anno.
«La consegna dei lavori della Fondovalle Sangro per realizzare un'autostrada senza pedaggio tra i due mari a servizio delle imprese. La banda larga ultraleggera 4G nelle zone industriali e nell'entroterra. Mettere a regime la funzionalità dei porti abruzzesi, facendo partire i lavori di Ortona, attivare il progetto che ricuce le ferrovie con il porto di Vasto e chiudere la partita del piano regolatore portuale di Pescara. Poi c'è L'Aquila, dove vogliamo mettere in cantiere l'intera progettazione della strada Amatrice-Barisciano. Infine, come Regione, adotteremo Onna e San Gregorio».