«In Abruzzo la crisi morde, al punto da lasciare disoccupati il 42% dei giovani, da aver già perso 54mila posti di lavoro, da aver autorizzato quest’anno già 26.875.532 ore di cassa integrazione. Numeri che raccontano una situazione pesante e che dura ormai da troppi anni. Senza dimenticare gli errori e l’inefficacia delle politiche nazionali messe in campo dal Governo, la loro iniquità e l’attacco ai diritti sociali. Ce n’è quanto basta per proclamare uno sciopero generale, il 12 dicembre, e per chiamare gli abruzzesi a scendere in piazza, a Pescara», dicono Gianni Di Cesare e Roberto Campo, segretari della Cgil e della Uil abruzzesi.