TERAMO Alla vigilia del confronto che i sindacati avranno domani con l’amministrazione comunale per risolvere il nodo dei lavoratori degli scuolabus, la Cisl prende posizione sulle clausole che il nuovo bando dovrebbe prevedere per il riaffidamento del servizio. Alberico Maccioni della Fp Cisl contesta fortemente la posizione dell’avvocatura del Comune, che ha ribadito che l’ente non può obbligare alcuna ditta al vincolo del riassorbimento dei lavoratori. L’assessore Piero Romanelli aveva ribadito che il Comune avrebbe invitato la ditta che subentrerà nell’appalto di avvalersi degli operatori della Fratarcangeli, ma per il sindacato questo non basta. La Cisl chiede di inserire clausole precise, sostenendo che ci sono norme ad hoc sugli appalti che lo consentono. Questa tesi verrà portata all’attenzione del sindaco. Per la Cisl sia il codice degli appalti pubblici che il decreto legislativo in materia di contratti di lavoro stabiliscono che gli enti locali possono legittimamente prevedere clausole sociali imperative per le imprese partecipanti che obbligano al riassorbimento dei lavoratori già impiegati nell’impresa uscente. Per il sindacato, dunque, l’impegno per tutelare i lavoratori della Fratarcangeli si deve tramutare in una clausola sociale precisa da inserire nel bando di gara in scadenza con la pausa didattica natalizia. «Anche l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e l’Unione Europea hanno attestato la legittimità di tale pratica», spiega la Cisl, che conclude sostenendo come la garanzia della continuità lavorativa dei 22 lavoratori, oltre a rispettare le normative vigenti, garantisce esperienza pregressa nella gestione del servizio.