L’AQUILA Gli uffici dello storico palazzo di giustizia di via XX Settembre riapriranno ai primi di maggio del prossimo anno. Nei giorni scorsi, infatti, ne è stata data notizia ai dipendenti che attualmente prestano servizio nei locali di Bazzano con l’invito di tenersi pronti per il trasloco tra il 2 e il 5 maggio. Gli uffici di via XX Settembre, dove sono quasi ultimati i lavori di restauro dopo i danni inferti dal terremoto, ospiteranno il tribunale, la Procura della Repubblica, gli uffici Unep e l’Ordine degli avvocati. La Corte d’Appello resterà provvisoriamente nei vicini locali di Pile che saranno lasciati nel 2016 quando saranno completati i lavori dell’ultimo lotto. Gli unici (scontenti) che per ora dovranno restare nei locali, notoriamente inadeguati, di Bazzano sono coloro che prestano servizio per il tribunale di sorveglianza. Per rispettare questi tempi si dovrà lavorare con anticipo soprattutto per il trasferimento di archivi con migliaia di fascicoli e attrezzature. Quanto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, che da sempre si tiene l’ultimo sabato di gennaio, si terrà ancora per il 2015 nei locali della scuola della Guardia di finanza e dovrebbe essere l’ultima volta. Infatti, se le cose andranno nella direzione voluta, la cerimonia dal 2016 si svolgerà nell’aula magna del palazzo di giustizia (edificato nel 1968) ristrutturato, adeguatamente ampia per accogliere una manifestazione di tale rilievo. Il rientro nella struttura è valutato positivamente dalla folla di operatori di giustizia che dal 6 aprile 2009 sono ospitati nell’ex caserma della Finanza a Bazzano: locali inadeguati e per questo oggetto di lamentele da parte dei cancellieri e non solo. E, difatti, processi di rilevanza mediatica mondiale, come quello agli ex componenti della commissione Grandi rischi, o nazionale quali quelli sui crolli, sono stati celebrati in una sorta di Map realizzato in un secondo momento per supplire alle carenze di aule. Un’altra lamentela continua e giustificata riguardante la struttura di Bazzano da parte di chi lo frequenta è l’installazione di un’enorme antenna, ritenuta troppo vicina agli uffici. Sono state fatte delle analisi, su iniziativa della Uil-giustizia, che non hanno evidenziato nulla di anomalo quanto a inquinamento elettromagnetico, ma non tutti sono stati rasserenati da ciò. «Farò il possibile», dice il presidente dell’Ordine degli avvocati, Carlo Peretti, «per evitare che non ci siano proroghe, peraltro inattese, per il trasloco. Ogni quindici giorni farò un sopralluogo per verificare l’andamento degli ultimi lavori che sono rimasti, in modo da non avere brutte sorprese».