Assessori comunali «sotto esame». Il sindaco Maurizio Brucchi ha annunciato che entro primavera ci sarà una verifica di Giunta e che questa valutazione dei risultati ottenuti dalla sua squadra verrà effettuata ogni anno. Passato il conclave, con le sue significative defezioni e le partecipazioni a metà, i primi quattro mesi del nuovo anno serviranno per tirare le somme sulla tenuta della maggioranza e anche sull’operatività degli assessori.
Brucchi si trova di fronte una squadra composta da nove assessori, che, come lui stesso ha detto, è stata formata «rispettando alla lettera il manuale Cencelli», tenendo conto delle varie correnti e delle preferenze ottenute. Nonostante il primo cittadino abbia optato per il numero massimo consentito, la scelta degli assessori ha lasciato una scia di malcontento che è sempre più evidente tra gli esclusi e gli scontenti che siedono tra i banchi della maggioranza. La composizione della Giunta ha dovuto tenere conto anche della norma sulla rappresentatività di genere: su nove assessori, infatti, quattro sono donne, compresa la vicesindaco Mirella Marchese. Poche le new entry: Marco Tancredi e Valeria Misticoni (già consiglieri comunali), Eva Guardiani (ex assessore provinciale)e Francesca Lucantoni. A quest’ultima è toccato un esordio più difficile del previsto, anche per l’ingombrate con il suo predecessore: l’iperattivo Guido Campana. Per lei i prossimi mesi saranno decisivi, dimostrando di essere in grado di saper lavorare bene nonostante le scarsissime risorse a disposizione, intanto il cartellone degli eventi natalizi, realizzato a costo zero per l’amministrazione,e il concerto di fine anno che ci sarà grazie agli sponsor, possono essere considerati due punti a suo favore.
Non sono mancati problemi anche per i più navigati: la questione asili e scuolabus, con le polemiche interne anche alla maggioranza, ha investito l’assessore alla Pubblica istruzione Piero Romanelli, che si è sempre battuto in prima linea e che in qualche momento ha avuto anche la tentazione di mandare tutto all’aria. Se per qualcuno il problema è stato quello della sovraesposizione mediatica, per altri, come l’assessore all’Urbanistica Mario Cozzi, si è verificato esattamente l’opposto: Cozzi, per carattere, è un uomo di poche e misurate parole, e, da quando non ha più la delega al Commercio, è quasi scomparso. Mentre gli assessori restano sotto esame, la tenuta della maggioranza sembra essere sottoposta a prove continue: un assaggio lo si è avuto con le votazioni sull’assestamento di Bilancio, quando il gruppo degli scontenti ha voluto mandare un messaggio abbastanza chiaro, non rispondendo alla prima chiamata, ma solo in seconda battuta. Un interessante banco di prova ci sarà con il Consiglio comunale straordinario che verrà convocato sul futuro della Team: l’ex vicesindaco, Alfonso Di Sabatino Martina, si è già espresso, criticando l’ipotesi di una Team tutta pubblica.