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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/12/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Il Comune in predissesto «La colpa è dell’ex giunta». Scambi di accuse tra vecchia e attuale amministrazione sul disastro finanziario. In arrivo un piano per risanare i bilanci, possibili aumenti anche per asili e mense

PESCARA La giunta comunale si prepara ad attivare le procedure di predissesto finanziario, previste dalla legge, per risanare i suoi conti in profondo rosso. Lo ha confermato ieri il vice sindaco Enzo Del Vecchio. E mentre si studia un piano di rientro dai debiti, tra la vecchia e l’attuale amministrazione riesplode fragorosa la polemica sulle responsabilità di questo presunto disastro finanziario. Del Vecchio accusa la passata giunta di centrodestra, mentre l’ex sindaco Luigi Albore Mascia si difende contrattaccando il governo della città guidato da Marco Alessandrini. Insomma, uno scambio reciproco di accuse già visto all’inizio della consiliatura, nel giugno scorso, quando Alessandrini trovò conferma dei suoi sospetti riguardanti i conti disastrati dell’ente in eredità. «Predissesto inevitabile». Alessandrini aveva già preannunciato, nei giorni scorsi, il ricorso alle procedure di predissesto finanziario. Gli aumenti delle tasse al massimo, varati nei mesi scorsi, evidentemente non sono bastati per rimettere in ordine i conti del Comune. Il sindaco ha ricordato di aver trovato 28 milioni di atti di pagamento in giacenza in Ragioneria, ora ridotti a 26 milioni. Inoltre, sarebbero state utilizzate dalla passata amministrazione anticipazioni di cassa per 26,4 milioni di euro, adesso scese a 14,6 milioni. Mentre nel bilancio 2013 è stato trovato un disavanzo di amministrazione per 4,2 milioni di euro, ora ripianato. Ma gli sforzi fatti finora per risanare i conti non sarebbero bastati. Da qui la necessità di procedere al predissesto che comporta per l’ente determinati obblighi, tra cui quella di approvare un piano di riequilibrio che preveda aumenti delle tasse e tagli alle spese. A questo punto, sembrano quasi certi gli aumenti delle tariffe dei cosiddetti servizi a domanda individuale, come asili, mense, musei, impianti sportivi e mercati. L’ex giunta sotto accusa. Il vice sindaco non ha dubbi sulle responsabilità di questo disastro finanziario. «La responsabilità è totalmente della passata amministrazione di centrodestra», dice Del Vecchio, «nel 2009, quando l’ex giunta D’Alfonso lasciò il Comune, era registrato in tesoreria un attivo di 19 milioni di euro. Nel giugno scorso, dopo cinque anni di amministrazione Mascia, in tesoreria c’era un passivo di 17 milioni. Ricordo, inoltre, che l’ex giunta di centrosinistra aveva avuto giudizi favorevoli del ministero, della Corte dei conti e persino delle agenzie di rating. Poi, in cinque anni di centrodestra è cambiato tutto». Secondo Del Vecchio, quindi, il ricorso alle procedure di predissesto finanziario sarebbero inevitabili per rimettere a posti i conti dell’ente. «Entro 90 giorni», spiega, «si dovrà presentare un piano di rientro e il Comune, a quel punto, diventerà vigilato e controllato dagli enti preposti». Mascia si difende. Ma l’ex sindaco non ci sta a finire di nuovo sotto accusa per i conti dell’ente. «Abbiamo lasciato crediti e non debiti», fa presente Mascia, «per la gestione del palazzo di giustizia il Comune deve ricevere 9 milioni; dal recupero della Tares devono arrivare 8,7 milioni; poi, ci sono 5-6 milioni di crediti vantati nei confronti dell’Aca. Le accuse dell’attuale amministrazione sono solo una foglia di fico per coprire aumenti delle tasse».

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