PESCARA Antonio Razzi (nella foto) cantante. Sì, proprio lui, il senatore di Forza Italia. Non è una boutade, non siamo al «Vola vola» di Maurizio Crozza, ma a qualcosa che potrebbe concretizzarsi davvero sul palcoscenico più prestigioso della canzone italiana.
Senatore, ma è vero che va a Sanremo?
«Beh, diciamo che al momento è solo una speranza. Ma l'interesse c'è».
Come è nata questa storia?
«Mi hanno fatto ascoltare un testo molto bello musicato dal maestro Paola Palma. Con lei mi sono anche sentito al telefono. E' una melodia orecchiabile».
Qual è il titolo della canzone?
«Famme cantà».
Dunque canterà davvero sul palco dell'Ariston?
«No, no, un momento, non mi hanno ancora chiamato per partecipare al Festival. Comunque la mia apparizione sarebbe fuori concorso, non in gara. Il gettone di presenza, naturalmente, lo darei in beneficenza».
Ma lei ha mai cantato?
«Sì, mi è capitato qualche volta. E' una cosa che sappiamo fare io, Baglioni, Celentano..., ma un po' tutti gli italiani siamo bravi a canticchiare, no?».
Perché ha poi rifiutato di partecipare all'Isola dei famosi?
«Mi sarebbe piaciuto andarci, dico la verità. Ma non me la sono sentita. Non ho tempo, devo lavorare. Sono stato eletto per fare il senatore. Una cosa è partecipare per un giorno a una manifestazione, ma stare fuori otto settimane, come si fa...».
Intanto la cercano tutti.
«E' merito della popolarità che mi ha dato Crozza con le sue imitazioni, ma a me è sempre piaciuto misurarmi con le sfide difficili. La mia vita è stata sempre così, una gara continua».
Cosa le dicono quando la incontrano per strada?
«Sono sempre tutti affettuosi. Pensi che la domenica non posso più andare allo stadio a vedere il Pescara perché i ragazzi mi fermano per farsi la foto con me».
Il selfie.
«Sì, appunto».