ABRUZZO. Lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per venerdì sarà di otto ore e riguarderà tutti i settori, dalla scuola ai trasporti, dalla sanità agli uffici pubblici.
Sono 54 le manifestazioni organizzate dalle due confederazioni in tutta Italia, di cui 10 regionali, 5 interprovinciali e 39 territoriali. Al corteo a Roma, che partirà da piazza dell'Esquilino per arrivare a piazza Santi Apostoli, parteciperà il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Il Movimento di Anziani e Pensionati parteciperà alla manifestazione di protesta e Sciopero Generale indetta dai Sindacati CGIL e UIL che si terrà a Pescara dalle ore 13,00 alle 17,00 circa. «La nostra protesta», spiega il movimento, «è indirizzata soprattutto alla mancata erogazione degli 80 euro al mese confermati anche per il 2015 ai lavoratori che guadagnano fino a 24.000 Euro, ma non previsti per gli anziani-pensionati che rappresentano una grossa parte della fascia più debole della società. Uomini e donne, genitori e nonni che fanno fatica ad arrivare a fine mese e completamente dimenticati da questo Governo che sembra proteggere i più forti economicamente».
«E' necessaria la più larga mobilitazione possibile contro Renzi e le sue politiche nemiche dei giovani, dei disoccupati, dei lavoratori ed in generale di chi non arriva alla fine del mese», commenta Maurizio Acerbo (Rc). Rifondazione sostiene e invita partecipare allo sciopero generale «e faremo il possibile affinchè sia un successo: è necessario allargare e proseguire la mobilitazione al fine di rovesciare queste politiche neoliberiste che favoriscono gli speculatori e demoliscono l'occupazione e i diritti dei lavoratori. Alle politiche del governo contrapponiamo un piano per il lavoro da attuarsi con la disobbedienza alle sciagurate politiche europee».
Incroceranno le braccia i lavoratori pubblici e privati, lo sciopero prevede, come detto, l'astensione per l'intera giornata lavorativa. In Abruzzo 8 ore di sciopero all’Ama (9.10/13.10-17.10/21.10), Arpa (9.30/13.30-16.30/20.30); Baltour (9.00/13.00-16.00/20.00), Cerella (8.30/12.30-15.30/19.30), Di Fonzo (8.30/12.30-15.30/19.30), Di Giacomo (8.30/12.30-15.30/19.30), Fratelli Napoleone (8.30/12.30-16.30/20.30), Sangritana (9.00/12.00-15.00/20.00), Gtm (9.00/12.00-19.00/24.00), Satam (8.30/12.30 - 16.30/20.30), La Panoramica (9.00/12.00 - 15.00/20.00), Tessitore (9.00/13.00 - 16.00/20.00), Centro Turistico Gran Sasso (intera prestazione lavorativa), Sistema personale adibito al servizio di pulimento di autobus e impianti nonche’ alla movimentazione e rifornimento autobus:6.00/10.00 - 13.00/17.00. Restante personale: 8 ore della prestazione lavorativa).
AEREI, CANCELLATI DUE VOLI SU PESCARA
Problemi anche per i voli Ryanair: due quelli cancellati in arrivo e in partenza in Abruzzo ovvero il Pescara- Paris Beauvais e il Paris Beauvais- Pescara. «I clienti che volano in data 12 Dicembre», informa la compagnia irlandese, «saranno aggiornati sullo stato dei propri voli via e-mail o tramite il numero di cellulare fornito al momento della prenotazione».
AUTOSTRADE E PORTI
Nelle autostrade si fermeranno per 8 ore, secondo modalità locali, il personale dei caselli, gli addetti alla manutenzione e viabilità. La concessionaria autostradale Strada dei Parchi informa che potranno verificarsi disagi presso i caselli delle autostrade A24 (Roma–L’Aquila–Teramo) ed A25 (Torano–Pescara). Durante lo sciopero i varchi con pagamento solo manuale potranno essere chiusi.
Rimarranno regolarmente aperti, invece, i varchi con cassa automatica - in cui si può pagare in contante, o con carta di credito, Bancomat o Viacard - nonché i varchi Telepass. L’uso del Bancomat ai caselli non comporta il pagamento di alcuna commissione bancaria. «In ogni caso, saranno garantiti i servizi di assistenza e il funzionamento degli impianti automatici per il pagamento del pedaggio che, si ricorda, è dovuto per legge», assicura la società.
PORTI
Stop di otto ore anche alle attività nei porti, sempre secondo modalità decise a livello locale. Traghetti e navi subiranno un ritardo di otto ore alla partenza; per un intero turno di lavoro si fermerà il personale amministrativo. Così come sarà nel trasporto merci, anche in questo caso secondo modalità locali, per gli autotrasportatori, gli addetti alla logistica ed i corrieri; nel soccorso stradale e nell'autonoleggio.
TRENI
Il Ministro dei trasporti Maurizio Lupi ha revocato l’ordinanza di precettazione emanata nei confronti dei dipendenti delle ferrovie, nell’ambito dello sciopero generale di venerdì 12 dicembre, proclamato da Cgil e Uil. È stata quindi decisa una rimodulazione dello stop da 8 a 7 ore (dalle ore 9 alle 16). La Cgil si era indignata per la decisione del governo: «un atto gravissimo». Susanna Camusso , segretario generale del sindacato, si era infuriata: «Un intervento a gamba tesa». Da Ankara era giunto dunque l’intervento “di mediazione” del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. «È legittimo che ci possano essere manifestazioni e scioperi. Quello generale è una forma di alta protesta che rispetto», aveva detto Renzi in una conferenza stampa.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Nei settori afferenti al pubblico impiego sciopera l'intera giornata chi offre servizi 24 ore su 24, come la sanità, organizzata su tre turni; mentre scioperano per turno di lavoro chi fa front office o orari d'ufficio. Problemi potrebbero esserci anche nel servizio di raccolta dei rifiuti dove le varie società incaricate hanno già annunciato possibili disagi per l’esecuzione del servizio giornaliero.
SCUOLA
Sia per il personale docente/educativo, che per dirigenti scolastici e presidi incaricati lo sciopero riguarderà l'intera giornata lavorativa.
POSTE E TELECOMUNICAZIONI
Sono esentati dallo sciopero i lavoratori poligrafici in accordo per poter garantire la massima informazione e visibilità della giornata di mobilitazione. Le modalità di svolgimento dello sciopero prevedono l'estensione dalle ore 00.00 alle ore 24.00.
OSPEDALI
Possibili disagi anche nelle strutture sanitarie pubbliche. A partecipare allo sciopero saranno infatti anche i medici e tutto il comparto della sanità, tra cui infermieri, fisioterapisti, psicologici e biologi, dei due sindacati, che insieme rappresentano circa 150.000 dipendenti e precari del settore. «Medici e sanitari della Cgil saranno per la terza volta in tre mesi in piazza, dopo le manifestazioni del 25 ottobre e dell'8 novembre scorso. Non sappiamo quale sarà l'adesione ma negli ospedali e nelle aziende sanitarie saranno comunque garantite le urgenze e i servizi essenziali», commenta all'Ansa Massimo Cozza, segretario dei medici della Fp Cgil. Per lo specifico del settore sanitario, in particolare i motivi della protesta riguardano il precariato, il blocco del contratto, quello del turnover e della contrattazione di secondo livello, oltre alla mancata normativa sulla responsabilità professionale.
«A questi temi già al centro delle critiche che hanno portato alle precedenti mobilitazioni, si aggiunge - prosegue Cozza - il paventato taglio di 1,8 miliardi del finanziamento alla sanità previsto dalla Regioni. E, quindi, un ulteriore peggioramento del Servizio Sanitario Nazionale che metterà a rischio la qualità di cure. Se continuano tagli alla sanità, il problema non sarà più il prezzo diverso di una siringa tra regione e regione, ma sarà trovare la siringa stessa»