PESCARA I numeri non sono come quelli del Lazio (51), dell’Emilia Romagna (34) o Piemonte (31), le prime tre regioni in maglia nera, nel 2014, per le aggressioni a bordo dei treni al personale delle Ferrovie Italiane dello Stato. Ma insomma, il fenomeno di picchiare un capotreno o un addetto al controllo dei biglietti, è presente anche in Abruzzo, come segnala un'indagine delle Fs.
E anche i sindacati confermano il trend, aggiungendovi gli episodi che avvengono su convogli diversi da quelli delle Fs, come quelli della Sangritana, con un allarme che risuona soprattutto in alcune tratte ferroviarie (e senza tener conto di tutti quei casi, come sottolineano dalla Filt Cgil Abruzzo, non denunciati).
Nel 2011 in Abruzzo c’è stata un'aggressione, nel 2012 nessuna, nel 2013 tre e nel 2014, fino ad agosto, altre tre: botte, calci e pugni, rifilati a capitreno e controllori per lo più da persone prive di biglietto. Nel 2013, due espisodi sono avvenuti sul tratto Pescara-Ancona; una sul tratto Avezzano-Roma, con le altri tre di quest’anno, tutti accaduti sul tratto Avezzano-Roma. Una tratta che diventa particolarmente pericolosa tra Tivoli e Roma.
«È la parte finale del viaggio», spiega il segretario regionale della Filt-Cgil, Franco Rolandi, «e il treno si affolla. Qui pertanto gli episodi di intolleranza si verificano al di là dell’avere o del non avere il biglietto. In questo caso si protesta per il sovraffollamento, che in più rende difficile anche il controllo. Però dobbiamo distinguere», continua Rolandi. «Se da un lato abbiamo le aggressioni da parte di persone che non hanno acquistato il biglietto, dall’altro», osserva il sindacalista, «l’utenza, come nei casi di sovraffollamento, provoca delle situazioni spiacevoli identificando il personale dell’azienda con l’azienda stessa. La quale, perciò, in questi casi dovrebbe migliorare l’offerta. A partire dall’inserimento di un numero maggiore di personale».
Sia chiaro, «nessuna giustificazione», sottolinea Rolandi, come nel caso, a suo dire, della «crisi, che in certe situazioni non consente l’acquisto dei titoli. Ma proprio un miglioramento dei servizi», rimarca, «andrebbe a tutela del personale dipendente». Tuttavia in Abruzzo non se la passa bene neanche il personale della Sangritana, e nei tratti della costa teramana.
«Particolarmente a Giulianova, a Tortoreto e ad Alba Adriatica», fa notare il segretario della Filt Cgil, «in estate si verificano episodi di intolleranza, nei confronti del personale dell’azienda. Ma non per questioni legate al servizio. In determinati orari accade», prosegue Rolandi, «che a volte degli extracomunitari salgano in treno senza biglietto, coi loro borsoni. E che, una volta individuati, non forniscano le generalità: e così partono le violenze da parte loro». Un flash regionale in cui Fs segnala anche minacce coi coltelli ai dipendenti e che si conclude con, tra Marche e Abruzzo complessivamente, 12 furti in stazione e 22 a bordo treno, da gennaio a luglio di quest’anno.