Il decreto sulle semplificazioni fiscali è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 novembre e acquisisce efficacia dal 13 dicembre. La sperimentazione, a partire dal 2015 sui redditi del 2014, muove da dipendenti e pensionati. Ecco come funziona il nuovo modello, cosa cambia per i contribuenti e l'iter per la trasmissione dei dati. Il governo prevede che nel primo anno ci sia un flusso di 5,6 milioni di dichiarazioni da confermare e 14,3 milioni di pratiche da integrare, per quasi 20 milioni di contribuenti coinvolti
ROMA - 2015, anno del Fisco 2.0. Con l'entrata in vigore delle nuove norme di semplificazione parte l'operazione destinata a rendere più "umani" i rapporti con il Fisco passando attraverso il web. Il 730 precompilato dà infatti l'avvio ad una operazione di ampi respiro che porterà l'Agenzia delle entrate a farsi carico della maggior parte degli oneri burocratici al posto del contribuente, come pure a fornire tutta l'assistenza necessaria ai fini degli obblighi fiscali, in modo da evitare gli errori piuttosto che sanzionarli una volta compiuti. Non più Fisco spauracchio ma Fisco amico.
L'inversione dei controlli. La logica delle nuove disposizioni, infatti, è la razionalizzazione dei sistemi di controllo sulle dichiarazioni: non più a valle sui dati inseriti dal contribuente, ma a monte, sui dati del contribuente già a disposizione dell'Agenzia delle entrate. In sostanza con il meccanismo introdotto le informazioni finora utilizzate ex post per effettuare le verifiche sulle dichiarazioni saranno invece utilizzate direttamente per elaborare le dichiarazioni. Una sorta di "inversione" nella trattazione dei dati che eviterà il successivo controllo in tutti i casi in cui il contribuente accetta la dichiarazione precompilata non avendo altre spese da aggiungere rispetto a quelle già contabilizzate dall'Agenzia. Di fatto una situazione nella quale si trova chi oggi non presenta il 730 ma si limita al Cud non avendo voci di spesa da detrarre.
I controlli dell'Agenzia, quindi, saranno solo residuali, non per l'introduzione di un principio premiante nei confronti di chi accetta la dichiarazione precompilata, ma semplicemente perché le verifiche sono state effettuate ai fini della corretta compilazione della dichiarazione stessa. In questo modo si risparmia tempo e si limitano al massimo i contenziosi dovuti ad errori formali o ad errori che comportano, seppure, il recupero di imposte solo per poche decine di euro, a fronte, però, di elevati costi amministrativi. E' quindi destinata a diventare solo un ricordo la fase di comunicazioni cartacee tra Agenzia e contribuenti relativa ai controlli formali superati con successo, o alla contestazione di piccoli errori.
Seguendo questa nuova logica per i contribuenti che accettano la dichiarazione precompilata non ci sarà più nessun tipo di controllo formale, in quanto la dichiarazione precompilata non potrà contenere alcun tipo di errore imputabile al contribuente. Resteranno invece i controlli e le responsabilità personali del contribuente nel caso in cui decida di rivedere la dichiarazione e di presentarla direttamente o per il tramite del proprio sostituto d'imposta. Nel caso in cui, invece, si scelga la via del professionista abilitato o del Caf, l'Agenzia appunterà i controlli solo su questi soggetti in quanto abilitati al visto di conformità. La responsabilità personale del contribuente resta solo in caso di dolo o colpa grave, vale a dire quando vengono forniti falsi documenti e/o false informazioni agli intermediari abilitati.
Chi riceverà la dichiarazione. Il 730 precompilato sarà a disposizione di tutti i titolari di redditi da lavoro dipendente che hanno presentato il 730 nel 2014, oppure non hanno presentato il 730 ma solo il Cud. In più arriverà anche a chi ha quest'anno, pure avendo redditi da lavoro dipendente, ha presentato il modello Unico, esclusi solo coloro che sono titolari di partita Iva. Il 730 precompilato, inoltre, sarà messo a punto dall'Agenzia in tutti i casi in cui la dichiarazione dell'anno precedente, ossia quella presentata quest'anno e relativa al 2013 è già stata controllata e liquidata. Chi riceve il 730 precompilato, in sostanza, avrà la certezza di non avere pendenze con il Fisco per il passato.
Quali dati sono presenti. La dichiarazione verrà elaborata sulla base dei dati a disposizione del Fisco, sia per quel che riguarda i redditi percepiti, che in riferimento alle spese effettuate che sono già accessibili da parte dell'Agenzia delle entrate in quanto si tratta di dati presenti nell'Anagrafe tributaria o forniti dall'Inps.
In pratica il 730 precompilato sarà una sorta di Cud un po' più ampio in quanto conterrà i redditi pagati da tutti i datori di lavoro, con le relative ritenute effettuate e gli altri redditi, come, ad esempio, quelli da locazione. In più saranno presenti le principali voci di spesa che danno diritto alle detrazioni, come mutui e contributi previdenziali. Chi percepisce redditi da più datori di lavoro non dovrà quindi più preoccuparsi di rimettere in ordine le carte in vista della dichiarazione, né di recuperare le pezze d'appoggio delle spese perché ad occuparsi di tutto questo sarà l'Agenzia.
In dettaglio nella dichiarazione precompilata del 2015 saranno quindi presenti:
- i redditi da lavoro dipendente, compresi quelli dei lavoratori domestici;
- le pensioni;
- i compensi percepiti dai lavoratori soci di cooperative;
- le borse di studio o di addestramento professionale soggette ad Irpef;
- le somme percepite in relazione a rapporti di collaborazione senza vincolo di subordinazione (esclusi, come detto, i redditi dei collaboratori con partita Iva);
- gli assegni di mantenimento dell'ex coniuge;
- i compensi percepiti dai soggetti impegnati in lavori socialmente utili.
Per quel che riguarda le spese, in attesa che il sistema vada a regime, il prossimo anno saranno già "certificate" a monte le detrazioni spettanti in base a:
- interessi passivi sui mutui;
- premi per le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni;
- contributi previdenziali.
A partire dal 2016, invece la dichiarazione elaborata dall'Agenzia delle entrate comprenderà anche voci quali:
- spese sanitarie;
- spese di istruzione;
- erogazioni liberali alle Onlus;
- altri oneri detraibili, a partire dalle spese per ristrutturazione.
Su questa base tutti i conteggi verranno elaborati direttamente dall'Agenzia, quindi saranno "a prova di errore" da parte del contribuente, che perciò non subirà alcun controllo in tutti i casi in cui non avrà altre spese detraibili da aggiungere.
Accesso on line e integrazioni. L'accesso alla dichiarazione precompilata, potrà avvenire direttamente, per tutti i contribuenti già registrati oppure che decideranno di iscriversi ai servizi on line dell'Agenzia delle entrate sul sito http://telematici. agenziaentrate. gov. it/Main/Registrati. jsp, oppure tramite CAF, professionisti abilitati, o tramite sostituti d'imposta che prestano assistenza fiscale. Quindi sarà possibile entrare in possesso della dichiarazione precompilata con le seguenti modalità:
- direttamente, mediante il sito internet dell'Agenzia delle entrate;
- tramite delega al proprio sostituto d'imposta;
- tramite delega al Caf ovvero ad un professionista abilitato;
- tramite ulteriori canali telematici che saranno individuati con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate.
Una volta ottenuto il modello, oppure una volta che ci si trova sulla propria pagina del sito dell'Agenzia si prospettano due possibilità:
- accettare la dichiarazione così com'è in quanto non si hanno altri oneri da detrarre;
- integrare la dichiarazione con le spese effettuate e ancora non disponibili a monte per l'Agenzia.
In caso di accettazione della dichiarazione precompilata da parte dei contribuenti ovviamente non è più previsto alcun tipo di verifica formale, dato che i conti li ha già fatti l'Agenzia al momento della messa a punto della dichiarazione, e quindi se ha sbagliato nulla può essere imputato al contribuente. Di conseguenza se non ci sono integrazioni da fare potranno essere immediatamente liquidati anche i rimborsi d'imposta d'importo superiore ai 4.000 euro in presenza di detrazioni per carichi di famiglia o crediti derivanti dalle precedenti dichiarazioni, senza attese ulteriori.
Integrazioni e responsabilità. Quando invece è necessario integrare la dichiarazione in quanto si hanno ulteriori spese da detrarre, da quelle sanitarie a quelle per i figli, ci sono due possibilità:
- far da sé;
- rivolgersi ad un Caf o ad un altro intermediario.
A seconda della scelta fatta cambiano le responsabilità e la direzione dei controlli da parte dell'Agenzia.
Chi decide di fare da sé, infatti, rimane l'unico responsabile in caso di errori, esattamente come accaduto finora in caso di presentazione del 730 già compilato al proprio datore di lavoro. In questa situazione, infatti, non era presente il visto di conformità, e quindi l'integrazione delle imposte non versate e le sanzioni erano tutte e solo a carico del contribuente. Anche con la precompilata sarà così, niente di più e niente di meno.
Chi invece decide di rivolgersi ad un Caf viene automaticamente liberato da qualunque responsabilità, ovviamente sempre e solo in caso di errori fatti in buona fede. Infatti nel caso in cui la dichiarazione precompilata sia presentata ad un Caf o a un professionista abilitato, il controllo formale avviene a tutto campo ma solo nei confronti del soggetto che appone il visto di conformità. Il contribuente che ha presentato le pezze d'appoggio per le detrazioni, in sostanza sarà libero da qualunque ulteriore preoccupazione, e a pagare sarà solo chi ha sbagliato i conti. E dovrà farsi carico non solo delle sanzioni, come previsto già oggi, ma anche del pagamento delle imposte non versate dal contribuente non per sua colpa.