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Pescara, 24/11/2024
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Data: 16/12/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Mafia capitale - Indagato il direttore del Tempo «Favoreggiamento? Era lavoro»

ROMA Carminati sapeva che lo stavano per arrestare, tanto che nei giorni che hanno preceduto il blitz, cambiava continuamente domicilio. Secondo gli inquirenti, ad avvertirlo che stavano arrivando le ordinanze di custodia cautelare sarebbe stato il suo sodale Salvatore Buzzi. Il Nero, poi, sarebbe stato allertato da tutta l’attenzione dei massmedia intorno alla sua casa nel periodo precedente all’operazione del Ros. Il ras delle coop è in macchina con l’amico quando gli dice dell’arrivo dei provvedimenti restrittivi, gi racconta poi di averlo saputo da Gianmarco Chiocci, direttore del quotidiano Il Tempo. Scrivono i pm in una informativa depositata al gip di Tivoli che ha proceduto al primo fermo del boss: «Il 14-10-2014 Buzzi faceva presente a Carminati di aver ricevuto notizie in merito alle indagini dal direttore del quotidiano “Il Tempo”, con cui Buzzi stesso intratteneva costanti rapporti basati su reciproci interessi. A seguito della conversazione, Carminati metteva in atto condotte elusive di eventuali attività intercettive e di pedinamento, mostrando di versare in un chiaro stato di agitazione». I magistrati aggiungono anche che «La tensione di Carminati era alimentata dalla continua pressione mediatica nei suoi confronti: era oggetto di un servizio giornalistico realizzato dalla trasmissione "Ballarò". Mentre Marco Iannilli gli aveva riferito che dei giornalisti della testata avevano effettuato delle riprese all'esterno della villa di Sacrofano... E un nuovo sopralluogo, questa volta della trasmissione “Annozero”, veniva registrato la mattina del 19 novembre».
Chiocci, ora indagato, replica alle accuse: «Apprendo di essere indagato per favoreggiamento nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale. Sono tranquillissimo perché questa mia attività di favoreggiamento - evidentemente - consisterebbe, non so in quale modo, nell'esercizio della mia libera attività di giornalista che svolgo allo stesso modo, cioè da persona perbene, da oltre 25 anni. Sono naturalmente a disposizione degli inquirenti in ogni momento, se mai lo dovessero ritenere opportuno».

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