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Data: 23/12/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
La Regione chiese di utilizzare filobus normali al posto di Filò. E’ di marzo la lettera al ministero per sopperire ai ritardi di produzione

L’amministrazione comunale ha chiesto per iscritto la sospensione di ogni iniziativa legata ala filovia. E’ destinata a scatenare un putiferio la lettera che il vice sindaco Enzo Del Vecchio ha inviato ieri alla Regione, al Cipe, alla Gtm e al Ministero delle Infrastrutture attraverso la quale manda un deciso altolà all’attività di cantiere sulla strada parco legata all’approdo del Filò. Non tanto e non solo per il dichiarato fallimento dell’Apts, ditta che avrebbe dovuto fornire il filobus Phileas la cui elevata tecnologia ha determinato a suo tempo l’aggiudicazione dell’appalto all’Ati guidata dalla Balfour Beatty; quanto soprattutto per il fatto che, documenti alla mano, si è scoperto un vero e proprio giallo: «Il 23 marzo scorso la Regione chiese al Ministero di acconsentire all’immissione in servizio, entro il 31 dicembre 2014, dei veicoli Phileas privi del dispositivo di guida automatica - scrive Del Vecchio - e, solo successivamente, di fare in modo che gli stessi potessero essere implementati di tale sistema». In altre parole, osserva Del Vecchio, «si chiese di autorizzare l’utilizzo di un normale filobus omologato Euro 5 e non del più innovativo Phileas». Scelta che il vice sindaco definisce oggi «azzardata», considerato pure che la stessa Regione chiedeva al Ministero «di rimandare il rilascio del nulla osta definitivo all’allestimento completo del mezzo e alla verifica dello stesso a determinati requisiti da accertarsi sia con test di fabbrica, sia con prove funzionali su percorso stradale». Phileas che, alla luce del fallimento dell’azienda produttrice, non vedrà mai la luce, dunque secondo Del Vecchio vengono meno i presupposti per procedere con l’appalto e con i lavori.
«Più si va avanti e più sulla questione filovia emergono elementi sconosciuti all’opinione pubblica e alle amministrazioni territoriali locali che pure avrebbero da dire a riguardo» scrive quindi Del Vecchio, commentando la nota della Regione del 23 marzo inviata al Ministero alle Infrastrutture, da lui giudicata «un escamotage».
Questione tecnica ma anche politica, visto il braccio di ferro in atto tra Comune e Gtm, stazione appaltante che per voce del presidente Michele Russo non considera ancora chiuso il percorso intrapreso con la Balfour Beatty. «Russo semplifica troppo alcuni aspetti della questione, a cominciare dalla possibilità di sostituire il mezzo - incalza il vice sindaco -. Il contratto che ha determinato l’aggiudicazione di una gara d’appalto non si può cambiare: se una ditta non è in grado di fornire il filobus, si revoca il contratto. Ovvero spetta alla Regione e agli enti territoriali pronunciarsi sulla scelta di andare avanti con un mezzo sostitutivo, non alla Gtm». Russo in verità ha solo preso tempo e ha sempre dichiarato di aspettare una decisione della Regione, ente che sta riflettendo sul da farsi e sta studiando le carte per una decisione a prova di ricorso. Ma Del Vecchio ha già emesso il verdetto: il Phileas è superato «perché ancora da collaudarsi, omologarsi e non potrà mai entrare in esercizio poiché dal primo gennaio 2015, secondo i regolamenti e direttive, i nuovi mezzi in circolazione devono essere muniti di motore Euro 6».

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