ROMA Via l’articolo 18 dallo Statuto dei lavoratori e 137 milioni per l’Ilva di Taranto. La riunione del Consiglio dei ministri di oggi servirà ad approvare due decreti attuativi del jobs act, il decreto sullo stabilimento Ilva e interventi sul fisco. Intanto il day after l’approvazione della legge di stabilità porta con sé polemiche sulla nuova tassazione delle partite Iva tanto che il premier, alla luce di questo, promette «un intervento correttivo»”. La “rivoluzione del mercato del lavoro”, come la chiama Renzi, inizia oggi con il via libera al contratto a tutele crescenti che cambierà radicalmente le norme sui licenziamenti e gli indennizzi per i nuovi assunti. Sarà innanzitutto modificato l’articolo 18: il licenziamento per motivi economici e organizzativi (non legati a un comportamento del lavoratore) e per motivi disciplinari (salvo quando il caso non sussiste) non darà più il diritto al reintegro sul posto di lavoro, ma ad un indennizzo. Per le imprese oltre i 15 dipendenti l’indennizzo dovrebbe essere tra le 3 e le 6 mensilità, e sarà crescente in relazione all’anzianità di servizio. Aumenterà di una mensilità e mezzo o di due per ogni anno di lavoro, fino ad un massimo di 24 mensilità. Tuttavia, per evitare che le aziende licenzino il primo anno di lavoro (perché con l’effetto combinato delle norme della legge di stabilità e del jobs act potrebbe essere più conveniente) dovrebbe essere inserito un tetto minimo di 4 mesi di stipendio per i licenziamenti entro i primi 12 mesi. I testi approvati oggi non saranno subito operativi, ma dovranno essere visionati dalle commissioni competenti per un parere entro trenta giorni. Poi il governo potrà trasformarli in legge. Per dirla con le parole di Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato di Area Popolare: «O via l’articolo 18 o via il governo per crollo di credibilità». Il secondo decreto introdurrà la nuova Aspi. L’ammortizzatore sociale potrebbe entrare in funzione a giugno prossimo e sarà accessibile con sole 13 settimane di contributi. Il sussidio dovrebbe crescere con la durata del contratto fino a 24 mesi, 6 mesi in più rispetto ai 18 previsti dall’Aspi della Fornero. Tuttavia il provvedimento potrebbe slittare a dopo le feste a causa dei nodi non ancora sciolti. Quel che è certo invece è che oggi arriveranno misure straordinarie sullo stabilimento Ilva di Taranto. «Faremo il risanamento ambientale. Alcuni tecnici mi hanno detto che rischiamo l’accusa dell’Europa per aiuti di Stato, ma se l’Ue vuole impedire di salvare i bambini di Taranto - avverte Renzi - ha smarrito la strada di casa. Noi a Taranto faremo la riqualificazione ambientale e nel 2015 rilanceremo l’edilizia». Secondo l’ultima bozza del decreto, dal 2015 ci sarà un apposito capitolo di spesa «per la ristrutturazione economico finanziaria dell’Ilva». In questo capitolo di spesa ci saranno le risorse da assegnare al commissario straordinario per un limite massimo di 137 milioni di euro. Ieri mentre si ragionava di riforma del mercato del lavoro e di come salvare l’Ilva, il premier ha dovuto correggere il tiro sulle «giovani partite Iva», dopo le proteste dei lavoratori autonomi. «È sacrosanto - ha detto - un intervento correttivo e mi assumo la responsabilità di fare un provvedimento ad hoc nei prossimi mesi» perché questo è il punto «più problematico» della legge di stabilità.