PESCARA È contento l’assessore al Bilancio Silvio Paolucci (Pd), dicono di essere «ampiamente soddisfatti» al gruppo dell’opposizione consiliare di Forza Italia ed è «orgoglioso del lavoro fatto» anche M5S, il quale aveva firmato ben 700 dei mille emendamenti presentati allla manovra. Il giorno dopo l’approvazione – avvenuta in Consiglio attorno alle 3 di notte della Vigilia – del bilancio regionale di previsione 2015 e della legge sulla Finanziaria, il “carro dei vincitori” è strapieno. Anche perché si ha l’impressione che più di così la coperta non poteva essere tirata di fronte ai primi 120milioni di euro di tagli stimati da Roma oltre agli omnipresenti obblighi finanziari dovuti per il piano di rientro della sanità. Le tasse, innanzitutto. «Restano né più né meno come prima», risponde l’assessore correggendo una indicazione che era arrivata da Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri di Forza Italia («38 milioni in meno di tasse»): «Loro si riferiscono forse alla riduzione “una tantum” avuta nell’aprile 2014 e che sarà confermata, ma per quanto riguarda l’imposizione fiscale generale possiamo solo dire che ci sarà un calo induttivo delle tasse a livello locale perché sono stati investiti 12milioni di euro nel capitolo dei ticket sanitari che altrimenti sarebbero ricaduti sui Comuni, i quali a loro volta li avrebbero fatti pesare sui cittadini». Aliquote Irpef? Uguali. Il bollo auto? Uguale (a meno di interventi del governo nazionale). «Questo è un bilancio di qualità», commenta Paolucci, «siamo riusciti a mettere 37 milioni nel Sociale, 12 dei quali per i ticket, e abbiamo deciso di cofinanziare tutti i fondi europei, quasi 15 milioni di euro. Non sono provvedimenti da poco in un bilancio che deve pur sempre far fronte a un disavanzo di amministrazione ereditato di 450milioni di euro e a quasi 200milioni di mutui con 380milioni di entrate». Altri elementi: un milione per il fondo sociale alla cultura e poi una sorta di “milleproroghe” che ha accompagnato l’approvazione della Finanziaria. «Abbiano approvato il bilancio prima di Natale, cosa mai accaduta nella storia della Regione. Abbiamo condiviso, anche con l'opposizione, il dovere di fare subito, ora abbiamo davanti a noi dodici mesi per ulteriormente tornare su partite non risolte con il bilancio approvato», incita il sottosegretario alla Presidenza, Camillo D'Alessandro. «Il nostro ostruzionismo ci ha permesso di ottenere alcuni importanti risultati, in particolare per il comparto agricolo», precisano dall’altra parte Febbo e Sospiri, «è stato previsto un consistente adeguamento dei fondi per il Vinitaly di Verona e per il Vinexpo di Bordeaux, ripristinati anche i fondi per le manifestazioni internazionali agroalimentari cofinanziate con il Centro estero, per i Centri di ricerca regionali, per la Fiera di Lanciano dove la Fiera dell’agricoltura sarà in anteprima con l’Expo e Agroalimenta». Previsti inoltre 200 mila euro per il sostegno dell’economia ittica (marineria pescarese) e 600 mila euro per gli interventi contro l’erosione della costa. Nel mirino di M5S, ambiente, sociale, lavoro, Pmi, ambiente ed energia: «Numerose voci a tutela dei cittadini erano rimaste con 0 euro di finanziamenti, alla fine sono invece stati stanziati fondi per lo sportello regionale, l’internazionalizzazione del sistema delle imprese, interventi a favore del commercio, per il settore artigiano, lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, agli studenti anche con disabilità nelle scuole di primo e secondo grado». «Nessun emendamento presentato dal M5S rappresenta una marchetta», precisa la capogruppo Sara Marcozzi, «questo è il primo tassello del mosaico per disegnare una regione migliore per tutti».