TERAMO «Abbiamo migliorato un documento scialbo, senza speranza e privo di buone notizie soprattutto per i cittadini teramani». I quattro consiglieri regionali di centrodestra eletti a Teramo illustrano così il loro lavoro da «opposizione responsabile» nella correzione della finanziaria varata all'Emiciclo nei giorni scorsi. Il giudizio di fondo su bilancio e legge di stabilità è fortemente critico ma un in un assetto generale «che segna un passo indietro rispetto al passato» Gianni Chiodi, Paolo Gatti, Giorgio D'Ignazio e Mauro Di Dalmazio rivendicano di aver lasciato il loro segno. Lo hanno fatto con emendamenti che, spiegano, hanno permesso innanzitutto il recupero di 2,1 milioni di euro per il castello Della Monica e di 300mila euro per l'istituto musicale Braga. In entrambi i casi giunta e maggioranza avevano già messo mano al bianchetto, cancellando i sostegni deliberati dal governo precedente guidato da Chiodi. «Non c'era alcuna garanzia che le risorse già appostate per il castello sarebbero state riassegnate allo stesso scopo», osserva Gatti, «il nostro emendamento le ha fatte tornare». Lo stesso discorso vale per il Braga, con l'aggravante del silenzio del centrosinistra nel ripescaggio dei fondi. «Il taglio di 300mila euro avrebbe decretato la morte dell'istituto musicale», fa notare Di Dalmazio, «ma la nostra è stata una battaglia solitaria». Il silenzio del centrosinistra stride, secondo Di Dalmazio, con l'atteggiamento tenuto in passato dai suoi rappresentanti in Regione. «Quando noi in giunta finanziavamo il Braga si susseguivano prese di posizione e venivano sollecitati ulteriori interventi», ricorda Di Dalmazio, «quest'anno in bilancio per l'istituto c'era zero ma nessuno ha parlato». Hanno rischiato di restare a bocca asciutta anche una serie di comuni del Teramano a cui il precedente governo regionale aveva assegnato risorse per il recupero e l'allestimento di spazi turistico-culturali. «Si tratta d'interventi strategici per 2,5 milioni di euro», insiste Di Dalmazio, «azzerati con una decisione allucinante che si giustifica solo con la volontà di togliere le risorse per riassegnarle a proprio piacimento». La giunta si è impegnata a ripristinare i finanziamenti in questione ma i quattro consiglieri di opposizione invitano i Comuni interessati a presentare ricorsi al Tar contro la delibera che ha annullato gli stanziamenti. I tagli non hanno risparmiato neppure il sociale. «I fondi sono stati tolti», sottolinea D'Ignazio, «e solo grazie a due miei emendamenti sono stati assegnati 350mila euro per combattere l'estrema povertà, finanziando la Caritas e il Banco alimentare, e 500mila euro per la legge contro la ludopatia che interviene su pubblicità, prevenzione e cura». L'intervento di Chiodi sarebbe stato decisivo anche nei confronti del governatore del Molise per la legge di riordino dello zooprofilattico. «Luciano D'Afonso parla di macroregione», osservano i consiglieri di opposizione, «ma non è stato capace di coordinare le iniziative legislative per l'istituto». I consigli regionali di Abruzzo e Molise hanno approvato due testi normativi diversi e ora l'Izs rischia di finire di nuovo sotto commissariamento. «Non abbiamo fatto ostruzionismo per senso di responsabilità», spiega Chiodi, secondo cui la finanziaria regionale è stata approvata per la prima volta entro Natale perché l'ha consentito l'opposizione. Secondo l'ex governatore la nuova maggioranza non segue più la rotta della passata legislatura, orientata alla riduzione del debito per la sanità, al contenimento della spesa e all'abbassamento delle tasse. «Non sono stati ancora firmati i contratti con le cliniche private», osserva, «non era mai successo dal 2009 ad oggi e questo vuol dire che non si sono tetti per i costi né regole».
«Sono più bravi a fare opposizione che a governare». Il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sandro Mariani replica così ai "colleghi" teramani di centrodestra. «Quando erano al governo della Regione nessun cittadino si è accorto che stavano facendo qualcosa per Teramo», sottolinea, «ma oggi cercano di appaltarsi i risultati ottenuti». Mariani definisce sterili le critiche mosse alla giunta e alla maggioranza di centrosinistra. «Se volessimo confrontarci in politichese», afferma, «dovrei evidenziare che avremmo voluto fare di più se non avessimo trovato una situazione debitoria». Secondo lui, invece, i risultati dei primi mesi di attività del nuovo governo regionale sono incontestabili. «I cittadini sanno leggere e scrivere», conclude, «loro, invece, hanno aspettato di perdere le elezioni per fare qualcosa».