L’AQUILA Quello che si chiude è stato un anno pesante e pieno di difficoltà. Ma non è tempo di arrendersi, bensì di rimboccarsi le maniche. Non pare stanco, il sindaco Massimo Cialente, dopo 12 mesi alle prese con problemi ed emergenze a non finire. E parla a cuore aperto agli aquilani, a cui vuole infondere fiducia e ottimismo: il 2015 darà il via al biennio entro cui verrà completata la ricostruzione del centro storico e la città avrà un nuovo piano regolatore, da agganciare al piano strategico, cavallo di battaglia del suo mandato amministrativo. Gli ultimi sgoccioli del 2014 sono ancora impegnativi: c’è da portare a casa la soluzione alla questione del patto di stabilità del Comune, altrimenti non si può fare il bilancio di previsione. E da Roma si attendono conferme sulla nuova governance, che dovrà trainare i cantieri della ricostruzione fino al 2017. Il sindaco dice la sua anche sulle patate bollenti dell’amministrazione: Gran Sasso, Accord Phoenix, aeroporto di Preturo ed ex municipalizzate. Per poi scommettere sull’adunata nazionale degli alpini e sul ruolo che L’Aquila potrebbe avere alle prossime Olimpiadi del 2024. «Rimbocchiamoci tutti le maniche», il suo augurio di fine anno.
BILANCIO. Altalenante, complicatissimo, pieno di difficoltà. Sembrava partito bene, il 2014, soprattutto sul fronte della ricostruzione. «Ma poi», sottolinea il sindaco, «è arrivato il buco enorme nella governance. Sono saltati Legnini, Mancurti, Aielli e Magani. Un vero colpo basso, che ci ha paralizzati per mesi. Nelle prossime settimane, e comunque spero entro il mese di gennaio, avremo il sostituto di Mancurti e quello di Aielli. E a proposito di ufficio speciale per la ricostruzione, si dovrà prevederne la riorganizzazione: il coordinatore pro-tempore Carlo Pirozzolo non ha trovato una situazione positiva: lungaggini, incarichi affidati a consulenti, servizi non di competenza. Il 2014 è stato drammatico, poi, per la macchina comunale: 10 milioni in meno di trasferimenti dallo Stato, il mancato rispetto del patto di stabilità per un errore non nostro. Sono in contatto col governo in queste ore: non ho nessuna intenzione di lavorare anche per il 2015 con un bilancio in dodicesimi. Lo faccio soprattutto per proteggere i cittadini. C’è bisogno inoltre di personale: ho chiesto al presidente della Regione di trasferirmi 20/30 dipendenti. L’ultima tegola: la malacostruzione di alcuni edifici del progetto Case, che ci è piovuta addosso inaspettatamente». Per tutto il 2014 le risorse sono state centellinate. «Finalmente la Finanziaria si è chiusa bene», commenta Cialente, «e quello che inizia sono sicuro che sarà un anno ottimo per la ricostruzione. Si dovrà correre. Ho giurato che entro il 2017 la gran parte del centro storico sarà finita. In parallelo, sarà portato avanti il discorso del nuovo piano regolatore, che andrà a legarsi al piano strategico della città e al progetto dell’urban center. Per quanto riguarda la legge speciale per L’Aquila, avrà un carattere nazionale e ci stiamo lavorando noi: non dovranno più esistere vuoti normativi in caso di calamità naturali».
VICENDE APERTE. Sono tante, le questioni con cui l’amministrazione comunale fa i conti da tempo. La più attuale, quella del Gran Sasso: la stagione bianca è in netto ritardo, a causa della mancanza di neve. «Paghiamo il fatto di non avere i cannoni», spiega il sindaco, «pur essendo gli unici che potrebbero utilizzarli da subito. Un discorso da fare, all’interno della nuova programmazione. Intanto si sta riscrivendo il piano industriale del Centro Turistico, che alla fine di gennaio sarà portato all’attenzione di Invitalia, con cui c’è l’accordo di emanare il bando per la privatizzazione nel mese di aprile».
Sull’aeroporto di Preturo il sindaco non cede: «Sono ancora convinto che si debba andare avanti con la gestione privata dello scalo e anche in questo caso siamo unici a livello di molte regioni. Fra 10/15 anni i trasporti aerei saranno fondamentali per le piccole città. Purtroppo, mi chiedo cosa ci sia dietro l’accanimento polemico e distruttivo che circonda il nostro scalo. Mentre sulla vicenda discarica, sono il primo a voler sapere come sia stato possibile che 300 camion carichi di macerie non selezionate abbiano potuto attraversare la città». Il 2015 potrebbe arrivare la svolta per l’Accord Phoenix: «Si stanno scrivendo gli ultimi passaggi, con il nuovo assetto societario e l’ingresso della Deutsche Bank. Ormai ci siamo». Infine le aziende ex municipalizzate: «Va messo ordine. Bisogna risparmiare con una politica attenta. Attendo le conclusioni della commissione consiliare di indagine, per capire come e dove intervenire».
PROSPETTIVE. Trovati i fondi per l’adunata nazionale degli alpini, in programma a maggio: tra Comune e Regione ci sono 1 milione e 200mila euro. Ma c’è un altro grande evento da sfruttare: «Se le Olimpiadi 2024 vanno a Roma come si spera, non ci siamo già dentro, insieme ad altre città. Avremo infrastrutture all’avanguardia, come il campo di atletica in sintetico. E se il rugby diventerà una disciplina olimpionica», conclude Cialente, «nessuno potrà competere con noi per avere delle gare».