Gentile Direttore, mi spiace deludere le legittime attese del bravo giornalista Francesco Di Miero (leggi l'articolo), ma a mio sommesso parere difficilmente la filovia di Pescara vedrà la luce nell'anno entrante 2015, come sarebbe utile e necessario per la mobilità sostenibile di area vasta, per dirla col lessico espressivo degli addetti ai lavori. E ciò non già per la contrarietà dei soliti vituperati ambientalisti, che per definizione non sono mai ostili al trasporto pubblico ecologico di massa, ancor meno per colpa dell'amministrazione comunale, anch'essa indebitamente annoverata tra gli oppositori all'opera. In realtà, il Comune di Pescara ha segnalato opportunamente alle Istituzioni responsabili una serie innumerevole di discrasie tecniche ed economiche di non agevole soluzione, tipiche di un progetto verosimilmente sbagliato nella scelta del veicolo, cosiddetto innovativo, ma esageratamente costoso, da impiegare peraltro su un tracciato per nulla idoneo allo scopo. Sono ahimè solo queste le vere ragioni che si oppongono alla realizzazione di un superato progetto ventennale.
Ivano Angiolelli