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Data: 28/12/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Regione matrigna con noi era diverso». Il bilancio dei quattro consiglieri teramani del centrodestra

Dall'ultima legge di stabilità varata dalla Regione Abruzzo, l'ex governatore Gianni Chiodi arguisce quanto peso avesse prima Teramo e quanto ne ha ora con la giunta D'Alfonso: «Nessuna voce si è levata in difesa del nostro territorio e della tutela delle risorse turistiche, sociali ed economiche». Nella conferenza stampa di ieri mattina si è sottolineato il lavoro finora svolto in Regione dai consiglieri del centrodestra teramano. A cominciare dall'Istituto Zooprofilattico al quale Chiodi, che è tornato ieri «sui poteri occulti trasversali che riguardano le istituzioni», assicura l'approvazione definitiva della legge di riordino, comprensiva degli emendamenti molisani, entro la scadenza del 10 gennaio, termine oltre il quale scatta il commissariamento: «Io ho fatto quello che D'Alfonso doveva fare».
Il consigliere regionale Paolo Gatti, dopo aver definito la legge di stabilità varata da D'Alfonso «priva di rotta e di speranza» e dopo aver dichiarato di «averla migliorata nelle 18 ore di consiglio extra», porta all'attenzione gli oltre due milioni di euro (2,114) per il Castello della Monica, «posti da Chiodi e poi revocati». «Abbiamo svolto un lavoro di supplenza visto la loro latitanza» aggiunge Gatti che però, in un accesso di realpolitik, rimarca il lavoro aggiuntivo svolto dal centrodestra con gli emendamenti presentati ed accolti da D'Alfonso. «Siamo più pratici e anche più esperti vista la nostra storia precedente».
Mauro Di Dalmazio mette invece in risalto i 300mila euro stanziati per il malato Braga, il liceo musicale da salvare: «La nostra è stata una battaglia solitaria, l'anno scorso Ruffini e soci hanno posto su questo capitolo di spesa zero euro, malgrado tutte le battaglie intraprese. Eppure per il Braga non c'è stato nessun concerto di solidarietà, nessuna battaglia». Di Dalmazio riferisce anche dei 2,5 milioni di euro per progetti cultural-turistici messi in finanziaria, e rivolte al Menti di Nereto, alle chiese di Cortino e Crognaleto e ad altro ancora.
L'altro consigliere, Giorgio D'Ignazio (Ncd) incassa la soddisfazione di aver fatto stanziare con gli emendamenti 250 mila euro per l'estrema povertà e 500 mila per la ludopatia. Paolo Gatti infine avoca a sé il merito di aver ridotto il numero dei membri del cda al Corecom da 5 a 3, e all'Adsu da 9 a 5: «Non incidiamo come prima ma stiamo facendo buone cose». Sulla finanziaria non c'è nulla sul lavoro, prosegue il leader di Futuro In «ma non facciamo i demagoghi perché è vero che se l'Italia non riparte anche su questo versante c'è da tribolare».
La risposta a Chiodi dal centrosinistra giunge solo poche ore dopo la conferenza stampa indetta ieri mattina. «Il commento migliore alle sterili critiche dell'opposizione- afferma Sandro Mariani del Pd- è scritto nero su bianco, in quelle che non sono solo cifre di una programmazione economica, bensì risultati conseguiti e da conseguire per il bene dei cittadini abruzzesi».

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