ROMA La vertenza Meridiana si avvicina alla svolta. Il salvataggio, salvo intoppi dell’ultimo minuti, sembra questa volta davvero dietro l’angolo: da oggi infatti i dipendenti potranno comunicare la loro «non opposizione al licenziamento», preludio all'allontanamento dalla società o al pre-pensionamento, un passaggio reso possibile grazie alla firma romana dell'accordo tra la compagnia aerea dell'Aga Khan e i sindacati sugli esodi volontari. Una intesa, quella sugli esodi volontari, raggiunta ieri dopo una lunga trattativa durata settimana, grazie alla «ragionevolezza e la voglia di scommettere ancora sul futuro», ha detto il sottosegretario del Lavoro, Teresa Bellanova, alla fine del tavolo ministeriale che chiude solo la prima parte della vertenza che proseguirà probabilmente dal 9 gennaio al Mise, e che interessa 1.634 dipendenti.
I SINDACATI
Un accordo raggiunto grazie «al senso di responsabilità» dei Sindacati e della compagnia aerea che nei prossimi giorni «avvierà una nuova procedura in relazione al residuo personale in esubero, coerentemente con gli accordi stipulati dal 2011», ha precisato Meridiana. Per il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo, si tratta di un accordo «che consente ai volontari di uscire entro il 31 dicembre, ma i problemi di Meridiana rimangono tutti inalterati e irrisolti». Cortorillo confida quindi in una nuova trattativa che ripartirà al Mise.
Anche per il segretario nazionale della Uiltrasporti, Marco Veneziani, si tratta di «una prima tappa», auspicando, da gennaio, in «una maggiore disponibilità da parte di Meridiana».
Emiliano Fiorentino, coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il trasporto aereo, chiede invece alla compagnia che il prossimo mese si presenti al tavolo con «un piano industriale solido e di effettivo rilancio, non come quello presentato fino ad oggi, da cui far partire il confronto». Soddisfazione sull'intesa è stata espressa anche dal governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru: «L'accordo di oggi non risolve la crisi aziendale nè il problema degli esuberi, ma consente a coloro che lo desiderano di poter volontariamente uscire dall'azienda usufruendo della massima estensione degli ammortizzatori sociali e di un incentivo economico. Confidiamo che questa scelta possa contribuire a ridimensionare i numeri della crisi e portare a una gestione meno conflittuale della vertenza favorendo concrete possibilità di rilancio». Plauso anche da parte di Renato Soru, eurodeputato e segretario sardo del Pd: «Bene l'accordo sull'esodo incentivato, ma la vertenza non è ancora conclusa», e soluzione potrebbe passare per la continuità territoriale.
Ora la parola passa ai lavoratori: avranno 24 ore di tempo per decidere se lasciare o meno la compagnia, in cambio potranno usufruire del massimo degli ammortizzatori sociali secondo le regole pre-Fornero: potranno contare su un periodo dai 4 ai 6 anni di mobilità a seconda dell'età del lavoratore, con una retribuzione pari all'80% dello stipendio. I volontari potranno inoltre usufruire di un bonus di 15.000 euro, offerto dalla compagnia, a fronte della rinuncia ai termini del preavviso, e potranno godere, assieme ai familiari, di biglietti gratuiti.
I DETTAGLI
Meridiana stima che gli interessati possano essere circa 400, mentre per i sindacati sarebbero un centinaio. Dal 29 dicembre si terranno incontri individuali con i dipendenti che avranno inviato il modulo di dichiarazione di non opposizione, in questo modo le procedure della conciliazione saranno formalizzate presso gli aeroporti di Olbia e di Milano Malpensa.