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Pescara, 24/11/2024
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Data: 30/12/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso: «I miei obiettivi per il 2015». Il Governatore d'Abruzzo: «Autostrada discorso da reimpostare per tutelare i consumatori. Ferrovia, tempi ridotti e alta velocita’»

PESCARA Per incontrarlo devi inseguire l'agenda dei suoi appuntamenti, che in una sola giornata possono comprendere spostamenti anche per centinaia di chilometri. Luciano D'Alfonso è fatto così: oggi qui, domani là. Adesso non si sa.
Presidente, quanti giorni di vacanza ha fatto dall'inizio del suo mandato? Il settimo giorno Dio si riposò, lo ha appena ricordato Benigni.
«Nessuno, farò 24 ore di vacanza fra qualche giorno».
La società unica dei trasporti è la prima riforma dell'era D'Alfonso: ma l'Abruzzo non corre sulle rotaie e le sue autostrade sono le più care d'Italia.
«Per l’autostrada una cosa che andrebbe fatta adesso è quella di tutelare studenti e pendolari. La gara fatta nel 2001 non tenne conto in alcun modo delle esigenze dei consumatori: la partita va reimpostata su questi presupposti. L'autostrada abruzzese è comunque l'unica tra quelle europee affidata con una gara. Tutte le altre operano in regime di concessione».
Al fianco di questa autostrada c’è una ferrovia da Far West.
«Nell'arco del 2016 la percorrenza ferroviaria sulle Pescara-Roma e Pescara-Bologna sarà ridotta di 30 minuti. Altro discorso per l'alta velocità: sono intenzionato ad aprire una vertenza europea sulla percorrenza delle merci che entro 5 o 7 anni dovrà proiettare l'Abruzzo dall'alta capacità all'alta velocità».
Renzi sta tenendo tutti sulle spine per i tagli ai trasferimenti alle Regioni che potrebbero arrivare a fine gennaio con un decreto del Presidente del Consiglio. E' preoccupato?
«Sono oggettivamente preoccupato perché conosco la finanza pubblica nazionale ma adesso, grazie all'esperienza maturata in questi mesi, conosco molto bene anche quella regionale. Noi siamo ancora sotto continua osservazione da parte della Corte dei conti, che ci chiede di recuperare nel più breve tempo possibile il disavanzo di 450milioni. Lo abbiamo fatto con questa finanziaria che ha zero sprechi e zero clientele. E' la prima volta che viene approvata prima di Natale dopo 22 anni. L'ultima volta è accaduto con la presidenza di Mattucci».
L'altra partita decisiva è quella dei fondi strutturali 2014-2020, unici soldi a disposizione per il rilancio dello sviluppo. Quali saranno i criteri di spesa?
«In maniera spregiudicata esalteremo solo i progetti e le iniziative destinati ad avere effetti durevoli sulla crescita. Nell'arco dei prossimi tre anni le zone industriali e agricole verranno servite dalla banda larga ultraleggera 4G. Siamo l'unica Regione ad avere investito 200 milioni nei depuratori, per far sì che i nostri fiumi cessino di essere malati e portatori di tumori. Renderemo l'Abruzzo la regione più cicloturistica d'Europa, con percorsi a pettine verso l'interno, non solo sulla costa».
Altre sfide del suo mandato riguardano la geopolitica, questioni come la Macroregione e i rapporti con l'altra sponda adriatica. A che punto siamo?
«Con il progetto Marca Adriatica saremo il lievito per lo sviluppo degli interventi di cooperazione nell'Euroregione Adriatica che comprende anche Croazia e Albania. Stiamo lavorando a questo attraverso molti incontri».
Cosa pensa del sindacato, è davvero quel mondo antico descritto da Renzi come un freno allo sviluppo mentre tutto intorno cambia?
«In Italia, come nella nostra regione, i sindacati hanno rappresentato a stagioni alterne un’ importante antenna sia per il dolore sociale che per i nuovi diritti. In Abruzzo possiamo inaugurare insieme una stagione di modernizzazione. Il contributo del sindacato può essere importante anche per non far prevalere la pigrizia e l'arrendevolezza sull'iniziativa progettuale».
Il 2015 è indicato come l'anno della verità. Qual è la sua previsione più realistica, al di là degli auspici e degli auguri scontati a tutti gli abruzzesi?
«Sono impegnato a ristabilire una condizione positiva per l'economia e le imprese. La nostra non sarà una Regione nemica per chi vuole investire sul territorio creando lavoro e ricchezza. Per far questo occorre realizzare una pubblica amministrazione funzione e non finzione. E' questo l'obiettivo del 2015. Con l'aiuto dei dirigenti e del direttore generale saremo anche finanziatori di un grande progetto che vale 1,2 milioni di euro, gra

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