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Data: 30/12/2014
Testata giornalistica: Il Centro
È di Chieti l’ufficiale eroe del traghetto. Girolami ha salvato decine di passeggeri, la moglie Loredana lo ha riabbracciato tra le lacrime

CHIETI Quando ieri pomeriggio la notizia è arrivata a Chieti in tutta la sua drammaticità la moglie Loredana era già a Brindisi per riabbracciare, tra le lacrime, Carlo Girolami scampato all’inferno del traghetto Norman Atlantic. Ufficiale in seconda addetto alle macchine, originario di Monopoli ma, da oltre dieci anni, residente a Chieti in un palazzo del Theate Center con la moglie Loredana Mizio e due figli, Girolami è stato uno degli ultimi membri dell’equipaggio ad abbandonare la nave in fiamme. Prima di mettersi in salvo ha preferito aiutare decine di passeggeri, soprattutto bambini, ad essere imbracati e quindi tirati su un elicottero con un verricello. Le immagini che lo ritraggono impegnato a mettere in salvo vite umane stanno facendo il giro del mondo. Robusto e alto un metro e novanta, il 54enne ufficiale si è comportato da vero eroe, come raccontano i colleghi e gli altri superstiti della tragedia di Corfù. E solo ieri pomeriggio, compiuta la missione di salvataggio, Carlo Girolami, insieme al collega Tommaso Delauro, è salito a bordo della nave San Giorgio della Marina Militare in attesa di essere trasferiti sulla terraferma dove lo attendeva la moglie Loredana che, ieri mattina, si è precipitata da Chieti in Puglia per rivedere in volto il marito sano e salvo. Diplomato all'Istituto tecnico nautico statale "Carnaro" di Brindisi, capitano di macchine per la Marina mercantile, appassionato di ciclismo amatoriale e con un fisico possente e atletico che lo ha portato a scalare sulle due ruote, come Pantani, persino il Col du Galibier, 2.645 metri sulle Alpi Francesi, l'ufficiale in seconda della Norman Atlantic non ha avuto un solo momento di scoraggiamento sul traghetto della morte, tranne alla fine quando, sfinito dalla fatica durata ore, si è lasciato a andare a un comprensibile pianto liberatorio. Molti amici teatini, compagni delle escursioni in bici, hanno vissuto momenti di paura e ansia per le sorti di Girolami che tutti descrivono come un uomo molto generoso e soprattutto coraggioso. E lui lo ha dimostrato comportandosi da vero eroe nel momento più difficile e tragico della sua carriera da ufficiale.

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