Scontro in consiglio sulla procedura per risanare il bilancio con tagli alle spese e tasse al massimo
PESCARA Il predissesto finanziario, che l’amministrazione comunale intende avviare per risanare i conti in rosso dell’ente, resta fermo al palo, almeno per ora. Il primo tentativo di avviare questa procedura è fallito ieri, di fronte a un duro scontro in consiglio tra maggioranza e opposizione. Centrodestra e Movimento 5 Stelle sono riusciti a bloccare l’esame dell’apposita delibera presentando una serie di richieste di sospensiva, poi bocciate dall’aula. Lo scontro riprenderà questa mattina, alle 10: sono stati già presentati oltre 500 emendamenti da parte dei grillini e del centrodestra per tentare di fermare di nuovo il provvedimento. Ieri, comunque, la seduta è cominciata subito male. La maggioranza è stata costretta addirittura a rinviare l’esame della delibera sul rinnovo della convenzione con la società addetta ai controlli delle caldaie, Provincia ambiente, per i 2mila emendamenti presentati dai 5 Stelle appositamente per rallentare i lavori dell’aula chiamata a discutere successivamente la proposta di accesso alla procedura di predissesto. Il capogruppo del Pd Marco Presutti ha così richiesto e fatto approvare l’inversione dell’ordine del giorno per discutere prima il predissesto. Il sindaco Marco Alessandrini ha aperto la discussione spiegando i motivi che hanno spinto l’amministrazione a richiedere il predissesto. «Vogliamo discutere in consiglio questa delibera», ha spiegato, «per evitare di fare la fine del Titanic. Politiche di bilancio che nascondono sotto il tappeto la polvere non ce le possiamo più permettere. Gli organismi di controllo sono stati chiarissimi con noi e solo i sordi e gli irresponsabili possono fare finta di niente. A giugno, quando ci siamo insediati, abbiamo trovato uno scoperto in tesoreria di 26 milioni, 4,5 milioni di disavanzo e 8 milioni di mancati incassi Tares mai contestati a chi non ha pagato». Di tutt’altro parere il Movimento 5 Stelle. «L’amministrazione governa nella più totale scorrettezza», ha detto la capogruppo Enrica Sabatini, «vuole avviare il predissesto, mentre il sindaco aveva promesso che avrebbe aspettato l’esito degli incassi delle tasse di dicembre prima di decidere. Inoltre, nella delibera manca completamente il riferimento a un’attestazione ufficiale da parte della Soget. Ci sono 20 account in Comune che possono modificare gli accertamenti della Soget». Dure critiche anche dal centrodestra. «La delibera», ha fatto presente Eugenio Seccia (Forza Italia), «fotografa la situazione senza tenere conto delle entrate dei tributi della fine dell’anno». «Oggi stiamo discutendo dei funerali di Pescara», ha osservato Carlo Masci (Pescara futura). «Questa situazione finanziaria parte da molto lontano», ha precisato Guerino Testa (Ndc), «è sbagliato dare la colpa alla passata amministrazione».