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Pescara, 24/11/2024
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Data: 31/12/2014
Testata giornalistica: Il Centro
D’Alfonso no limits: «100mila posti». Priorità a Fondovalle Sangro e Banda larga, via consulenti e immobili. «Chi sgarra paga, già sono stato in Procura»

PESCARA Centomila posti di lavoro per il prossimo lustro, 171 milioni di euro per i depuratori, un sistema elettorale nuovo, l’avvio alla realizzazione della Fondovalle Sangro, con 120 milioni di euro da investire, 5 milioni per gli Erasmus regionali, 100 milioni per la Banda larga, e poi l’abbattimento del numero delle consulenze esterne e di alcune sedi regionali, come già aveva annunciato nei giorni scorsi. Sono alcuni dei punti snocciolati dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, in occasione della conferenza stampa di fine anno, e che, nei progetti del governatore, dovranno caratterizzare il futuro prossimo della regione. Si tratta del “da farsi” individuato da D’Alfonso, dopo aver ricordato di aver mandato in porto la società unica dei trasporti (la fusione di Arpa , Gtm e Sangritana), di aver dato alla burocrazia regionale un direttore generale (Cristina Gerardis), ovvero, ha delucidato D’Alfonso, di aver fornito «una rieducazione programmatoria», di aver nominato Luciano D’Amico al vertice dell’Arpa «in sessanta secondi» e di aver messo in moto «sedici contratti di sviluppo». Il tutto, per essere «spregiudicati contro i problemi», per offrire «il massimo dell’adesività alle imprese che vogliono investire» e per far sì che da un lato non ci sia «mai più balbuzie nelle scelte infrastrutturali» e che si cancelli una volta per tutte «il triangolo delle Bermude», quel luogo, nel D’Alfonso- pensiero, in cui si perdono iniziative e decisioni atte a rilanciare la regione. Centomila posti di lavoro? «Li otterremo in cinque anni», assicura D’Alfonso, «azzerando i tempi delle istruttorie per le imprese, attivando i contratti di sviluppo, e cantierando il miliardo e duecento milioni di nostra competenza », attingendo da alcuni fondi: «In regione abbiamo 129 mila imprese e se ciascuna di esse assumesse una persona, la cifra verrebbe anche superata». La Fondovalle Sangro. Per quest’opera occorrono 120 milioni. «Servirà per i mezzi su gomma necessari per il trasporto industriale, un’opera che potrà essere utilizzata da Marchionne», continua il governatore riferendosi all’amministratore delegato del Gruppo Fiat e di conseguenza dall’indotto lavorativo prodotto dalla Sevel nella Val di Sangro. La Banda larga. «Verranno ad investire in Abruzzo le aziende Tim, Vodafone e Fastweb»», fa sapere D’Alfonso, per quanto riguarda la rete Internet. E dopo aver parlato di «disboscamento delle competenze legislative» e dell’introduzione della «contabilità analitica» in Regione, della rivisitazione degli «ottimi, come voto, concessi, come si dice a Lettomanoppello, “a rotta di collo” ai dirigenti», arriva una rivelazione: «Ho già inviato alla Procura della Repubblica dei documenti relativi», rimarca il presidente, «ad un tentativo, da parte di qualcuno, di affrontare una determinata questione regionale attraverso l’organizzazione di una cena. Episodi come questi li sottoporrò sempre ad una rilettura delle autorità competenti». Sistema elettorale. «A febbraio, in consiglio regionale arriverà la proposta di un sistema elettorale che elimini la zonizzazione degli eletti e introdurremo, come in Campania, la questione di fiducia, utile contro gli ostruzionismi», conclude D’Alfonso, dando quindi a ppuntamento a tutti alla prossima fine dell’anno.

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