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Pescara, 24/11/2024
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Data: 31/12/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
La sfida di D’Alfonso: «Fermerò l’ostruzionismo». Il presidente a sorpresa all’attacco delle opposizioni «Introdurrò la fiducia»

PESCARA La lotta contro il tempo che passa. Soprattutto quello trascorso nelle interminabili sedute di consiglio regionale dove l'ostruzionismo ad oltranza delle opposizioni, condotto spesso attraverso l'uso e l'abuso degli emendamenti, frena tutto. Luciano D'Alfonso ha fretta di sbarazzarsi anche di questo e non ne fa mistero nella conferenza stampa di fine anno con un annuncio a sorpresa destinato a fare discutere: «Vogliamo introdurre l'istituto della fiducia contro la minaccia dell'ostruzionismo. Non c'è niente di strano, la Campania lo ha già fatto. Fermeremo l'arma delle interrogazioni. Per dire tutto bastano cinque minuti e di questo dovrò tenerne conto anch'io nei miei interventi. Inoltre, prima di essere ammesse, le interrogazioni dovranno passare al vaglio del collegio delle garanzie istituzionali». Come dire: o con me o tutti a casa, fatte salve le prerogative delle minoranza, ma con dei paletti che saranno introdotti assieme alla nuova legge elettorale: «La faremo subito, non alla fine del mandato, perché vicino alla scadenza le leggi elettorali sono sempre oggetto di interessi».
CHIUDERE LE SEDI DISTACCATE
Un intervento a gamba tesa nel campo delle opposizioni che non ha precedenti. Semplificare, abbattere sprechi e tempi morti: D'Alfonso ne ha fatto un’ossessione nella sua azione di governo. Ecco un altro annuncio: «Chiuderemo il 50% delle 62 sedi distaccate della Regione, così come abbiamo già ridotto del 50% il numero dei direttori della tecnostruttura, procedendo alla nomina di un direttore generale e di un commissario realizzatore». Poi, in fila uno dopo l'altro, i provvedimenti già attuati nei primi 180 giorni del mandato: 300 milioni sbloccati a sostegno delle imprese, 16 contratti di sviluppo già determinati, 120 milioni per le infrastrutture a servizio dell'area industriale della Val di Sangro, 171 milioni per i depuratori, gli impianti per portare l'acqua nelle strutture alberghiere, l'intesa già siglata con le Ferrovie per la velocizzazione delle tratte Pescara- Roma e Pescara- Bologna.
SEGNALARE ALLA PROCURA
E ancora un altro sguardo critico verso il passato: «L'Abruzzo è pieno di soldi assegnati senza progetti. Remo Gaspari è morto senza vedere completate due opere come la diga di Chiauci e il viadotto della Val di Sangro. Troppi triangoli delle Bermuda hanno risucchiato tutto in questi anni». Basta anche con i giochetti e il sottobosco che alimenta favoritismi e clientele: «Mi è stato riferito che un funzionario ha detto a un importante personaggio del Nord che il suo problema era irrisolvibile, a meno che non si fossero visti la sera prima a cena. Non ho esitato un attimo a prendere carta e penna per segnalare tutto alla Procura». Quanto ai propositi per il 2015, in cima alle priorità ci sono la società unica dei servizi alle imprese, una legge che faciliti chi vuole investire in Abruzzo «con zero istruttorie», l'abbattimento delle liste di attesa e della mobilità passiva, l'apertura delle case della salute. E l’intenzione di creare 100mila posti di lavoro nel quinquennio.
Resta la grande incognita del piano di rientro dai 455milioni di passivo accumulati dalla Regione sul bilancio della sanità. Anche qui tutto dipende dal tempo: quello che Roma concederà all'Abruzzo per rimettere i conti in ordine.

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