Mentre a Londra i convogli della Tube hanno viaggiato senza interruzione durante tutta la notte di San Silvestro, a Roma le 600mila persone che hanno festeggiato in strada hanno dovuto fare i conti con la linea A della metro a singhiozzo e tempi d’attesa di oltre venti minuti. Colpa, anche in questo caso, di un assenteismo record: oltre il 70% dei macchinisti (17 su 24) non sono andati a lavoro e così a guidare i treni da Battistini ad Anagnina, fino alle 2.30 di notte, sono stati solo 7 addetti.
L’Atac però, forse sospettando la diserzione dei suoi macchinisti, insieme all’Assessorato ai Trasporti del Comune, ha avviato, proprio la notte del 31, una serie di visite mediche a sorpresa a casa dei conducenti che si sono dati malati. E alcuni dipendenti non sono stati trovati all’interno delle proprie abitazioni. Insomma, non avevano energie per andare a lavoro, ma per uscire a festeggiare, sì.
I PROVVEDIMENTI
L’assessore alla Mobilità, Guido Improta, lo dice chiaramente: «Avevamo annusato un qualcosa di strano, per questo ci eravamo messi d'accordo con le aziende sanitarie locali per delle visite domiciliari da effettuare durante la notte del 31 dicembre. In questo modo siamo riusciti a scoprire che qualcuno ha dichiarato di essere malato, ma non si è fatto trovare nelle fasce di reperibilità».
Ora il Campidoglio promette di «applicare tutte le sanzioni previste». Non un licenziamento, come ipotizzato per i vigili dal vicesindaco Nieri, ma una sospensione. Al di là delle disposizioni disciplinari, secondo Improta, «è anche innegabile che dobbiamo recuperare un senso etico. Quando parliamo dell’azienda di trasporti della Capitale, ci troviamo di fronte a un piano industriale impegnativo che prevede l'incremento di produttività, ovvero maggiore ore di condotta per i macchinisti e per gli autisti».
I macchinisti della metropolitana di Roma, spiega, hanno già un numero di condotte del trenta per cento inferiori ai colleghi di Milano e Napoli. «Mi pare - dice Improta - che in Italia ci siano regole che valgono per tutti. In questo contesto è evidente l'esistenza di una responsabilità da parte di politica e sindacato, che hanno consentito un certo lassismo nelle stagioni precedenti. Dobbiamo recuperare il rapporto con i lavoratori all’insegna di un servizio più affidabile».
IL PROCEDIMENTO
Intanto ieri, mentre sulla linea A continuavano i disagi, l’Autorità garante per gli scioperi ha aperto un’inchiesta anche sulle assenze dei macchinisti. Sono stati contattati la Prefettura e i vertici di Atac, ai quali sono stati chiesti i documenti relativi alle assenze degli ultimi mesi, che verranno messe a confronto con quelle registrate a Capodanno. «In caso di disparità evidenti - spiegano dall’Authority - tra le percentuali abituali e quelle dell’ultimo dell’anno chiederemo l’applicazione le sanzioni».
Il Garante avverte: rischiano sanzioni fino a 50 mila euro
ROMA Dopo gli ispettori del ministero della Funzione Pubblica e l’indagine interna del Comune di Roma, anche l’Autorità di garanzia per gli Scioperi ha aperto un procedimento di valutazione sulle centinaia di assenze dei vigili di Roma a Capodanno. L’Authority «non esiterà ad adottare le sanzioni» in caso di «un nesso causale tra la mobilitazione dei sindacati» e le assenze «per malattia», spiegavano ieri dagli uffici del garante Roberto Alesse.
Si accende un faro quindi su un sospetto di sciopero selvaggio. D’altra parte, il garante ricorda che «già si era pronunciato» sulla mobilitazione organizzata dai sindacati, nelle assemblee dei giorni scorsi. L'Autorità aveva chiesto ai vigili di assicurare il servizio nella notte del 31 dicembre. I vigili però, attraverso una pioggia di certificati medici e altri permessi, hanno disertato all’ultimo minuto. L’indagine della commissione dell’Authority parte da qui: detta in breve, se le indagini dovessero confermare un divario molto ampio tra il tasso ordinario di assenze dei vigili e quello registrato la notte di San Silvestro si procederà con le sanzioni che «la legge prevede».
L’ATTESA PER I DATI
Nei prossimi giorni gli uffici del Garante passeranno al setaccio tutti gli atti inviati dal Campidoglio. Sotto la lente d’ingrandimento le percentuali di assenza dei mesi scorsi e quelle dell’ultimo dell’anno. Si dovrebbe trattare, precisano dall'Autorità, di uno scostamento significativo: dal 10% all’80%, per esempio. Un dato che, ribadiscono dall’Autorità, se confermato farebbe scattare le sanzioni. «Se il comportamento posto in essere dai vigili urbani si traduce in uno sciopero selvaggio, le sanzioni sono quelle previste dalla legge: si va da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 50.000 euro per ciascuna violazione», spiega il Garante Alesse. «Non è accettabile che a subire gli effetti della protesta siano i cittadini», prosegue il presidente dell’Autorità, sottolineando che c'è una legge che «disciplina l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici e solo all’interno delle regole previste è possibile scioperare».
LA METROPOLITANA
Nel mirino del Garante anche i macchinisti dell’Atac che, sempre la notte di Capodanno, hanno lasciato sguarniti i convogli della linea A della metropolitana. Secondo i dati del Comune, ad aver lavorato sono stati appena 7 conducenti sui 24 previsti, a fronte di 150 addetti. Un tasso di assenza del 70% su cui l’Autorità vuole fare luce. Ieri è stata aperta un’istruttoria.