ROMA Parigi pagherà un conto da oltre 800 milioni ad Atlantia. Un assegno sostanzioso per la rescissione del contratto Ecomouv, il consorzio guidato proprio dagli italiani che ha realizzato un sistema avanzato di telepedaggio per la rete autostradale francese, messo in naftalina dopo la sospensione dell’ecotassa sui mezzi pesanti.Il gruppo guidato da Giovanni Castellucci porta a casa una bella cifra (la società rientrerà anche dal capitale investito) visto che non era affatto scontato che i transalpini mettessero mano al portafogli in tempi rapidi. Il premier Hollande ha voluto però chiudere la vicenda con stile. Del resto Parigi, è noto, ci tiene a mantenere l’asse con Roma e, soprattutto, a fare bella figura con il presidente del Consiglio Renzi, che ha dato certamente maggiore credibilità al nostro sistema Paese e un contributo non secondario anche se indiretto alla conclusione positiva del caso.
I DETTAGLI
Ad Atlantia, anzi al consorzio Ecomouv, andranno subito 403 milioni di indennità per la risoluzione del contratto di partenariato. Lo Stato francese si accollerà poi il rimborso del debito contratto per la gestione del progetto per un totale di 390 milioni. Altri 14 milioni saranno sborsati per riacquistare gli apparati già prodotti da Ecomouv e distribuiti a diverse società per il telepedaggiamento. Parigi si occuperà inoltre della gestione della liquidazione volontaria di Ecomouv e dei conseguenti costi sociali in termini di occupazione.
Il negoziato tra la Francia ed Ecomouv, come sottolinea una fonte vicina al dossier, è stato lungo e altalenante. E in più di una occasione si è sfiorata la rottura. Alla fine però l’hanno spuntata gli italiani proprio in virtù di un’operazione - una gara internazionale vinta e un know how di assoluta qualità - che era inattaccabile dal punto di vista tecnico. La cifra di 403 milioni di euro sarà pagata ad Ecomouv entro il 2 marzo. Resta il rammarico comunque da parte di Atlantia per il grande lavoro svolto e la gara internazionale vinta in Francia che aveva dimostratola leadership tecnologica e la bontà del sistema di tele pedaggiamento. L’ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, si può però consolare con l’andamento del titolo in Borsa che ieri ha chiuso la prima seduta del 2015 con un balzo del 3,2% a un passo da quota 20 euro (19,94 euro per la precisione).