ROMA Neanche il tempo di spegnere la polemica - finita nel nulla - sul passaggio aereo per Genova offerto dall’Aeronautica al ministro della Difesa Roberta Pinotti, che i grillini tornano all’assalto sui voli di Stato. Questa volta si punta ancora più in alto: al premier Matteo Renzi accusato d’essere andato in vacanza sulle Alpi con un volo di Stato che ha ospitato anche moglie e figli. Su twitter la replica di Renzi e poi di Palazzo Chigi: nessun abuso ma rispetto delle regole di sicurezza in vigore per i capi di governo e i loro familiari) di tutto il mondo.
Ma ecco quanto ha scritto su Facebook Carlo Sibilia, membro del direttorio M5S, su Facebook, riprendendo la denuncia del collega Paolo Romano. «Martedì 30 dicembre un Falcon 900 della flotta di Stato solca i cieli del Mediterraneo. Riporta a casa da Tirana il nostro SuperPremier. Secondo i piani di volo il Falcon dovrebbe far rotta su Roma ma il premier ha fretta. Deve andare in vacanza. Quindi il Falcon si deve adeguare. Dirottato su Firenze, imbarca moglie e figli del premier e riparte alla volta di Aosta».
Poi il parlamentare grillino così prosegue: «Arriva l’ordine e la struttura si adegua tra paglia di roccia imballata, cartongesso in disfacimento. E il Falcon con Renzi e famiglia atterra alle 21,25 sempre di martedì. Vacanze a Courmayeur. All’insegna del risparmio ovviamente. Di chi? Di Renzi e famiglia che alloggia nella caserma degli Alpini a spese della comunità (noi)», prosegue il deputato M5S, ripreso anche sul profilo Facebook di Beppe Grillo.
LE REGOLE
Paolo Romano è ben informato. Sul suo blog pubblica anche i piani di volo e la schermata del radar che mostra l’aereo presidenziale fare rotta verso Aosta dopo una sosta a Firenze.
Passano poche ore e via Twitter è arrivata la replica in meno di 140 battute del presidente del Consiglio: «Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza». Manca l’ashtag. Anzi, no: regole
Fonti di Palazzo Chigi poco dopo hanno aggiunto i dettagli: «Il Presidente del Consiglio non ha raggiunto Aosta con il volo di Stato con cui si è recato a Tirana, in visita ufficiale in Albania (regolarmente atterrato a Roma),ma con un Falcon 900, nel pieno rispetto della normativa e dei protocolli di sicurezza che regolano questo tipo di spostamenti. Ciò riguarda anche la famiglia del premier quando si muove con lui, sottoposta agli stessi obblighi di sicurezza e a norma di legge».
E ancora: «Per quanto riguarda l'alloggio in caserma - si sottolinea, in caserma, e non in un resort esclusivo a cinque stelle - il Presidente del Consiglio ha regolarmente pagato il dovuto per sé e per i suoi familiari, secondo le tariffe previste all'interno delle strutture militari. L'attrezzatura da sci per il periodo di breve vacanza è stata noleggiata e pagata da Renzi da un privato per la somma di 450 euro per tutta la famiglia. Lo skipass, sempre per tutta la famiglia, è costato 485 euro al giorno complessivi, ed è stato pagato da Renzi, così come le spese per mangiare nei rifugi. Il fatto che il Presidente del Consiglio sia sottoposto a una serie di misure di sicurezza che lo riguardano non è una scelta, ma il rispetto delle norme che regolano il suo ruolo e il suo incarico, in linea con quanto avviene per i capi di governo in tutto il mondo».
CONTROREPLICHE
Una presa di posizione cui un altro esponente del direttorio, Luigi Di Maio, ha replicato così: «Io non ho mai usato voli di Stato e auto blu - ha spioegato il vice-presidente della Camera - nonostante ne abbia diritto, così come tutte le altre cariche istituzionali del Movimento 5 Stelle. Essere rivoluzionari in un Paese con questa classe politica significa andare fieri anche di queste cose». A schiacciare la palla è corso infine anche il senatore grillino Nicola Morra che su Facebook ha scritto: «A proposito del dare l'esempio... Proprio Renzi, che ha fatto la morale ai vigili romani malati a Capodanno, è stato beccato a farsi pagare la vacanza dallo Stato, cioè da noi, sempre a Capodanno (che sobrietà), per lui e la sua famiglia. Vizi odiosi dell'Italia cafona». Un altro membro del direttorio, Roberto Fico, usa toni meno aggressivi: «Regole di sicurezza o meno, a me pare esagerato andare in vacanza col Falcon 900».