Gentile Direttore, pur essendo residente a Bruxelles, uso spesso i mezzi pubblici abruzzesi quando torno. E ovviamente uso sempre quelli bruxellesi e belgi. Apprezzo il Presidente Luciano D'Alfonso che fonde le strutture delle aziende di trasporto abruzzesi. Ma proprio perché lo stimo e so che ne sarebbe capace, lo invito, magari insieme a Lei, a farsi un giro su alcune linee pescaresi. Non sarebbe difficile capire che: in decenni, le corsie preferenziali per gli autobus non sono state mai aumentate, anzi ridotte e mai protette; sapere per un cliente quando un autobus arriva, a Pescara è impresa impossibile (i display, laddove installati, sono sempre rotti...); non esiste, come in tante altre cittá, un'applicazione mobile per capire in tempo reale quando il bus arriva; le pensiline della periferia sono come in Africa subsahariana; all'interno dei bus non ci sono indicazioni visive e sonore della fermata successiva; la priorità ai bus rispetto alle automobili è un lontano sogno, le corrispondenze tra linee diverse sono una chimera... e potrei continuare. Quindi: benissimo fondere le strutture amministrative, ma non è solo così che si rende attrattivo e competitivo il mezzo pubblico rispetto a quello privato.
Marcello Accorsi, via mail
Per quel che mi riguarda, accetto l'invito a una bella gita (si fa per dire) sugli autobus pescaresi, vediamo se anche il governatore sarà della partita. In effetti nella vicenda della fusione a tre (Arpa, Sangritana, Gtm) si è parlato molto di due protagonisti della vicenda, ovvero la tutela dei dipendenti e dei campanili interessati, trascurando quasi del tutto l'attore più importante. Ovvero l'utente, nel senso di pendolari che ogni giorno soffrono sulle linee regionali pubbliche e anche di viaggiatori occasionali, come l'autore di questa lettera. Ma noi è proprio all'utenza che vogliamo dare la parola, per capire anzitutto qual è lo stato dell'arte, quanto a soddisfazione del servizio, e inoltre come si può intervenire per utilizzare i risparmi che scaturiranno dalla fusione anche a vantaggio degli utenti. Ma per svolgere bene questa indagine abbiamo bisogno del contributo di tutti, o attraverso altre lettere come questa o tramite un sintetico questionario che pubblicheremo nei prossimi giorni. Ricordiamoci che la nuova azienda regionale è di tutti e tutti devono sentirla propria.