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Data: 06/01/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Sbarre chiuse, protesta in Regione. Striscioni dei residenti di Molino San Nicola, ma il passaggio a livello non riapre

BELLANTE La protesta dei residenti di Molino San Nicola contro il passaggio a livello ancora chiuso è arrivata fino a Pescara in viale Bovio, nell’atrio del palazzo della Regione, dove si sono sistemati con cartelli e striscioni. Lì ieri mattina a partire dalle 10 si è svolta la riunione che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Ferrovie – tra i quali Stefano Morellina, capo compartimento di Ancona –, del presidente Luciano d'Alfonso, del sindaco di Bellante Mario Di Pietro, del consigliere provinciale incaricato per la viabilità Mauro Scarpantonio, del presidente del comitato di quartiere di Molino San Nicola Fidalma Gualdambrini, del dirigente provinciale Leo Di Liberatore e dell'ingegnere Dario Melozzi. Al termine dell’incontro si è deciso che «saranno le Ferrovie, che hanno già una convenzione aperta con la Regione e ditte immediatamente disponibili, a realizzare il sottopasso ciclo-pedonale a servizio dei residenti di Molino San Nicola a Bellante: le risorse, circa 300 mila euro, ce le metterà la Regione. L'opera dovrebbe essere realizzata in quattro mesi». È quanto si legge in una nota diffusa dalla Provincia ieri pomeriggio, nella quale si specifica anche che l’ente provinciale «nei prossimi giorni adeguerà il sottopasso carrabile esistente con la realizzazione di marciapiedi e l'illuminazione. Il passaggio a livello però rimarrà chiuso per ragioni di sicurezza: lo hanno ribadito i rappresentanti delle Ferrovie Italiane. La chiusura dei passaggi a livello di quella tipologia è prevista nel Piano nazionale per la sicurezza, la cui realizzazione è considerata “indifferibile” dalle Ferrovie che, secondo la convenzione stipulata a suo tempo con gli enti locali, avrebbero dovuto eliminare quello di Bellante già dal 2006». I cittadini di Molino San Nicola, però, continuano ad opporsi alla chiusura del passaggio a livello che di fatto isola il loro quartiere. La zona è anche soggetta ad alluvioni con il rischio di esondazione del fiume Tordino, come è avvenutoanche l’anno scorso. “No alla chiusura del passaggio a livello”, “Alzate le sbarre”, “Passaggio a livello aperto subito”, “La chiusura della vergogna”, “Isolati e a rischio allagamenti”, “Senza luce né marciapiedi dal ghetto non si esce, ritorno al Medioevo”: erano queste le scritte con cui i cittadini hanno presentato la loro richiesta per una riapertura immediata del passaggio a livello. I cittadini ricordano che il sottopassaggio carrabile esistente, destinato alle sole autovetture, è soggetto ad allagamenti e spesso viene chiuso al traffico per cui, in caso di emergenza, qualsiasi mezzo di soccorso non potrebbe intervenire prontamente. In attesa di una soluzione definitiva, il Comune di Bellante si occuperà della sistemazione del sottopasso pedonale adiacente alla stazione, che potrà essere utilizzato provvisoriamente. «Noi insisteremo per la riapertura del passaggio a livello fino alla realizzazione della nuova opera», ha detto il sindaco Di Pietro, «nel frattempo ci occuperemo di sistemare il sottopassaggio pedonale già esistente, che è stato usurato dalle piene del torrente. Verrà rimessa una pavimentazione in cemento e un corrimano. L’indicazione che diamo come amministrazione comunale è che i bambini e i ragazzi che devono prendere l’autobus utilizzino proprio questo sottopasso. Inoltre, laddove necessario, predisporremo la presenza di alcuni vigili che aiuteranno a farli attraversare in sicurezza». Ieri mattina il presidente D’Alfonso ha fatto sapere che entro due settimane dovrebbero essere noti i tempi per la realizzazione della nuova opera.

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