SULMONA Gli aumenti continuano a scattare e i servizi a diminuire: «Un'autostrada piena d'infelicità», si sarebbe corretto il compianto Pino Daniele, tanto più che, sull'A25, non ci sono neanche più «caffè che ti tirano su». L'arteria che collega Pescara a Roma nei primi cento chilometri, resta «un'autostrada deserta» (avrebbe ribattuto Antonello Venditti): una sola area di servizio, anziché le due previste per legge, e per di più, dal 14 ottobre, niente più camper service, officina, rifornimento di carburante. Poco traffico e pochi incassi, lamenta Strada dei Parchi, che alla chiusura dei rifornimenti a Brecciarola accompagna, probabilmente in modo definitivo, l'abbandono del progetto, con buona pace tra l'altro per i trenta posti di lavoro previsti, di realizzare un'altra area di servizio a Roccacasale (tra i caselli Bussi-Popoli e Pratola Peligna-Sulmona), progetto previsto nella concessione di gestione e per il quale la società ha acquistato ormai da anni i terreni necessari, fatto una conferenza dei servizi (nel 2008) e bandito due gare d'appalto andate deserte.
«NON SOLO BUSINESS»
«Se Strada dei Parchi reputa non remunerativa la gestione delle autostrade -dice Gianluca Carota, presidente della Fita, il sindacato degli autotrasportatori- restituisca la concessione allo Stato. Le aree di sosta e di rifornimento sono innanzitutto servizi, prima che business, e in quanto tali devono essere garantite ogni 50 chilometri, anche se producono perdite». «Avevamo avuto un incontro otto mesi fa con la Strada dei Parchi -fa eco Graziano Di Costanzo, direttore della Cna- nel quale avevamo posto delle richieste: apertura dell'area di servizio di Roccacasale, sconti per camionisti e automobilisti abituali, maggiore sicurezza e un sistema di comunicazione agli addetti in caso di chiusura per maltempo. Ci sono autotrasportatori che sono rimasti fermi dodici ore al gelo in attesa che riaprisse il casello chiuso nei giorni scorsi». A quell'incontro, però, è seguito il silenzio e, soprattutto, nessun provvedimento. «Se Roccacasale non è economicamente sostenibile -continua Carota- sarebbe opportuno, come abbiamo richiesto, almeno realizzarvi un'area parcheggio: noi abbiamo l'obbligo di riposarci e da Magliano a Pescara c'è il deserto assoluto. Nessuna migliorìa». «Un'autostrada deserta ai confini del mare», appunto, destinata a rimanere tale: «Ma che vuoi se tutto non è come sei» avrebbe chiosato Pino.