La bomba annunciata in galleria non c'era, per fortuna, ma la segnalazione anonima al centralino dei carabinieri di Ortona ha interrotto per quasi quattro ore la circolazione ferroviaria sulla linea adriatica, tra le stazioni di Vasto - San Salvo e Porto di Vasto. Enormi i disagi per migliaia di viaggiatori, soprattutto pendolari di ritorno a Vasto e studenti universitari i quali, dopo le vacanze di Natale, erano in viaggio per raggiungere le città del nord. Solo a controlli ultimati tutto è tornato regolare, con soppressione di convogli e treni a lunga percorrenza bloccati, da Foggia a Pescara. Il procuratore della repubblica di Vasto, Giancarlo Ciani, recatosi sul posto, ha avviato un'inchiesta. Bomba finta, ma allarme vero, ieri pomeriggio, con polfer, vigili del fuoco e carabinieri alle prese con meticolose ispezioni nella galleria "Vasto", quella dove il doppio binario si snoda nel budello di cemento di quasi sette chilometri, uno dei più lunghi della linea adriatica. L'allarme è scattato alle 14.18, quando qualcuno ha segnalato un ordigno lungo la ferrovia. Proprio come un anno fa: anche allora si trattò di uno scherzo di pessimo gusto. Mentre la polfer faceva bloccare la circolazione, Trenitalia informava i viaggiatori sul suo sito internet, facendo riferimento a controlli disposti dall'autorità giudiziaria. Simultanea è scattata l'emergenza: con un carro soccorso il personale di Rfi, assieme alle forze dell'ordine e agli artificieri della polizia giunti da Pescara, è entrato nel tunnel per l'ispezione. Nella stazione di Vasto - San Salvo, intanto, era fermo l'intercity 612 Taranto - Bologna, in partenza alle14.26. E' stata la protezione civile vastese a distribuire bottigliette d'acqua e snack alla fermata del porto, dov'era fermo un altro intercity, quello per Lecce. Per consentire i controlli sono stati soppressi i regionali Pescara - Termoli delle 15.13 e delle 16.03, mentre alla stazione di Torino di Sangro - Fossacesia ai passeggeri è stato messo a disposizione un servizio bus sostitutivo. Gravi ritardi si sono accumulati su tutta la linea fino a Foggia, dove un Frecciabianca è rimasto fermo più di tre ore. Nervosismo e malumore tra i passeggeri, proprio come il 2 gennaio 2014, quando il fermo imprevisto durò cinque ore.