VASTO La telefonata al centralino dei carabinieri di Ortona è arrivata alle 14,20. Una voce maschile annunciava la presenza di una bomba sotto la galleria ferroviaria “Vasto”, che attraversa la città in profondità. Pochi minuti dopo è stato interrotto il traffico ferroviario. Almeno 250 viaggiatori - fra loro anche il consigliere comunale Andrea Bischia - sono stati bloccati e poi dirottati su pulmann sostitutivi. Gli uomini della Protezione civile Vasto diretti da Eustachio Frangione hanno aiutato le forze dell’ordine.Per 4 ore l’Italia è rimasta divisa in due sulla ferrovia Adriatica. Tutto fermo da Fossacesia a Termoli. Alle 18,18, finite le ispezioni degli artificieri arrivati da Pescara chiamati dal dirigente del commissariato, Alessandro Di Blasio, il traffico ferroviario è stato ripristinato regolarmente. Per il secondo anno consecutivo qualcuno si è divertito a diffondere un falso allarme-bomba, bloccando per ore la linea ferroviaria. La Procura e la polizia stanno cercando di individuare il responsabile del falso allarme. I treni bloccati. Il falso e inquietante annuncio ha provocato alle 14,20 il blocco di tutti i convogli nella stazione di Vasto-San Salvo e in quella del Porto di Vasto, a Termoli, San Vito-Lanciano e Fossacesia. I passeggeri sono stati assistiti dalla Protezione civile di Vasto. I disagi comunque ci sono stati. Alle 14,25 sono arrivati dei bus sostitutivi. La polizia ha chiesto l’arrivo degli artificieri da Pescara e informato la Procura di Vasto. I controlli. Poco dopo le 16,30 sono iniziate le ispezioni nella galleria “Vasto”: 6 chilometri e 800 metri sono stati controllati palmo a palmo. Sul posto è arrivato anche il procuratore Giancarlo Ciani. Soppressi per motivi logistici i treni regionali Pescara-Termoli delle 15,13 e 16,03 Oltre che a Vasto, Trenitalia ha bloccato altri convogli a Termoli in Molise. I disagi. L’interruzione ha provocato inevitabilmente ritardi per diversi treni a lunga percorrenza o limitazioni di percorso. Alla stazione Vasto-San Salvo però la gente ha capito. Non si sono registrati momenti di tensione. I controlli sono stati lunghi e difficoltosi a causa della lunghezza della galleria. Il buio del tunnel non ha certo favorito le verifiche. Rfi e polizia hanno utilizzato carrelli muniti di faretti che si sono spostati lentamente sui binari. Grazie a una sofisticata strumentazione, sia la linea ferrata e sia gli spazi vicini sono stati monitorati accuratamente. La galleria è stata ispezionata palmo a palmo in entrambe le direzioni di marcia. I controlli, fortunatamente, hanno dato esito negativo. Alle 18,16 l’ispezione è terminata. Dieci minuti dopo il vicequestore Di Blasio ha autorizzato la partenza dei treni. «Adesso cercheremo di risalire all’autore della telefonata. Se identificato», annota il dirigente del commissariato di Vasto, «dovrà rispondere di procurato allarme». Le Ferrovie sono pronte a costituirsi parte civile e così pure molti viaggiatori.