PENNE Autobus della Gestione governativa pieni e utenti lasciati a piedi. È successo ieri nella fermata di piazza Duca a Pescara, con il bus della Gestione, che effettua la corsa sulla tratta Pescara-Loreto-Penne, che ha tirato dritto senza far salire a bordo più nessuno perché già aveva fatto registrare il tutto esaurito nelle fermate precedenti. La musica non è cambiata con i due bus successivi e parecchi pendolari, studenti e lavoratori, hanno dovuto attendere la corsa delle 15.20 o addirittura scomodare parenti e amici per riuscire a tornare a casa. I tre autobus passati dalle 14 in poi, infatti, erano tutti pieni e non facevano salire a bordo più nessuno. A segnalare il disservizio è una donna residente a Cappelle che, uscita dal lavoro alle 14, ha impiegato oltre due ore per far ritorno a casa. «Paghiamo regolarmente l'abbonamento e le singole corse» protesta l’utente, «ma abbiamo un sevizio assolutamente scadente. Sull'autobus, quelle volte che riusciamo a salire, capita anche di non aver il posto a sedere. Ci sono poi gli stranieri che non pagano il biglietto e fanno come vogliono, ma a loro non viene detto nulla. In questo modo, e non parlo soltanto per me, ma è opinione diffusa tra parecchi pendolari, non si può continuare ad andare avanti. Occorrerebbe aumentare il numero delle corse. Se non si ha le possibilità di rispettare gli abbonamenti è inutile pagare il servizio», raccontato la donna di Cappelle davvero infastidita per il disagio patito. L’inconveniente dei bus stracolmi, che non possono far salire più viaggiatori alle fermate non è una novità, soprattutto nelle ore di punta. Il disservizio maggiore è per quei pendolari che vivono nei centri dell'entroterra vestino, come Picciano, Collecorvino, Loreto Aprutino e Penne, che perdendo anche una sola corsa, a volte, tornano a casa anche con più di tre ore di ritardo.