I resoconti dell''incredibile "performance" del Governatore d'Abruzzo, durante l'ultimo Consiglio, non parlano certo di dialettia democratica e non possono essere ascritti nemmeno al folklore politico di provincia. Accuse irate e sprezzanti a briglia sciolta agli esponenti delle opposizioni. Dal "Consiglio cloaca", all' evocazione di rapporti adulterini, fino al vieto e stantio accenno ai meriti per la bellezza, (trattandosi di una donna) del Capogruppo del M5S. Certo è, che se nel Pd avessero usato criteri estetici, forse ci avrebbero risparmiato lui. Infine, come un grande di Spagna, allergico alle critiche, ha preannunciato querele contro chi osasse ancora accusarlo di mancanza di trasparenza nelle nomine, col ricorso a stuoli di Avvocati pronti a difenderlo anche a titolo gratuito. Un invito. Renda pubblici i meriti e i criteri che lo hanno portato alla conferma di Amicone all'Arta e quali Assessori hanno condiviso questa scelta. Non è una cosa da poco, visto che, non si tratta della nomina di un amministratore di condominio, ma del responsabile della più importante Agenzia Regionale, chiamato a tutelare la qualità della vita e il futuro di tutti.
Mario Frattarelli, Controguerra