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Pescara, 24/11/2024
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08/01/2015
Il Centro
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Viadotto, l’Anas ammette l’errore. Il presidente Ciucci: «Pagherà chi ha sbagliato, ma non mi dimetto»
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PALERMO «Evidentemente c’è stato un errore» ammette, davanti alla rampa di accesso al viadotto Scorciavacche, il presidente dell’Anas Pietro Ciucci. Ma subito avverte: «Non ho intenzione di dimettermi per quanto è accaduto qui». Il suo sopralluogo comincia nel cantiere sequestrato della Palermo-Agrigento davanti a una selva di telecamere e prosegue con i tecnici e i consulenti nominati dalla procura di Termini Imerese. Il tratto dell’opera inaugurato alla vigilia di Natale e ceduto prima di Capodanno è diventato il punto di snodo dell’inchiesta della magistratura e di quella promossa dall’Anas, che si proclama «parte offesa» e annuncia azioni legali e richieste di risarcimento nei confronti del consorzio Bolognetta scpa. L’Anas si appresta a presentare il conto: 200 mila euro e lavori di ripristino a carico del consorzio costituito da Cmc di Ravenna, Tecnis di Catania e Ccc di Bologna. Ciucci ripete: «È una cosa grave, come ha detto il procuratore. Sono qui per rendermi conto cosa sia accaduto». Ammesso l’errore, dove bisogna cercare le responsabilità? «Abbiamo promosso una nostra inchiesta - risponde - per capire se l’errore è stato fatto in fase di progettazione o di esecuzione». È da qui che comincia la caccia ai «colpevoli». L’Anas ha contestato al consorzio il «difetto di esecuzione dell’opera». E intanto gli uffici dell’Alta sorveglianza hanno avviato gli accertamenti tecnici «per la verifica delle cause del dissesto». L’Anas ha quindi messo all’opera una propria commissione composta da dirigenti dell’azienda di Stato e da un esperto esterno di geotecnica. «E chi è colpevole - assicura Ciucci - pagherà».
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