MONTESILVANO Un invito alle trasmissioni Le Iene e Striscia la notizia perché accendano i riflettori sul tema filovia e barriere architettoniche. Il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, Claudio Ferrante, si è rivolto ai due popolari programmi televisivi «per denunciare uno scandalo contro cui combattiamo da anni». Nella lettera indirizzata alle redazioni delle due trasmissioni, Ferrante pone l’accento sulle criticità dell’opera, «inaccessibile ai disabili e alle categorie sociali più deboli». Punta il dito contro «gravissime irregolarità progettuali. Per noi è molto difficile comprendere come nessuna delle autorità interpellate abbia bloccato i lavori. Rimanendo sul tema dell’accessibilità, sono state violate tutte le norme nazionali, europee e internazionali». Tra «le centinaia di barriere esistenti», aggiunge, «hanno tentato di eliminarne una sola, quella nei pressi di via Lombardia a Montesilvano, sulla quale nel maggio del 2013 cadde a terra l’ex assessore ai Trasporti Giandonato Morra che provava a salirvi in carrozzina. Qualche mese dopo la Gtm provò a eliminare il dislivello della rampa ricostruendo lo scivolo, senza però rispettare la pendenza relativa al decreto 236/89. Chiediamo da anni, in conformità alle prescrizioni del Comitato Via, un progetto dettagliato su come e quali barriere architettoniche verranno eliminate, vogliamo anche conoscere a quanto ammonta la spesa aggiuntiva, considerato che il presidente della Gtm, Michele Russo, ha dichiarato che molte opere dovranno essere a carico dei cittadini di Montesilvano e Pescara, su un tracciato giudicato viceversa conforme e accessibile nel contratto di fornitura sottoscritto nel maggio 2007 dall’Ati appaltatrice. Hanno costruito chilometri di barriere architettoniche e ora chiedono ai cittadini la loro eliminazione». Ferrante parla di «sperpero di denaro pubblico gravissimo per un impianto non idoneo alla regolare entrata in esercizio in condizioni di sicurezza» e di «inaccettabile violazione dei diritti dell’uomo». E annuncia: «Useremo tutte le azioni che mette a disposizione l’ordinamento per far rispettare le regole e ripristinare la legalità. Abbiamo chiesto l'intervento di Striscia e Le Iene perché stanchi di essere presi in giro».