|
|
|
Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.939
|
|
|
|
|
|
13/01/2015
Il Centro
|
Lavoro e solidarietà - Ferie solidali in azienda. Arpa anticipa il Jobs-act. Ogni dipendente potrà donare fino a 5 giorni a un collega in difficoltà. L’intesa, sul modello di una legge francese, è tra le prime firmate in Italia |
|
PESCARA L’Arpa anticipa l’attuazione del Jobs Act e con il decreto lavoro arrivato solo ieri in Parlamento per la conversione, vara un accordo sulle ferie solidali (inserito nel decreto con un emendamento) sul modello della legge Mathys in vigore in Francia. Di cosa si tratta? Per venire incontro ai diversi casi di lavoratori bisognosi di ferie per malattia o per assistere i familiari gravemente malati, Arpa ed i sindacati hanno sottoscritto un protocollo che permette a chi è afflitto da infermità grave oppure a coloro che devono occuparsi dei propri figli o del coniuge in gravi condizioni di salute di poter usufruire di giornate di “ferie solidali” donate a titolo completamente gratuito dai colleghi. «Per rendere concreta la donazione delle proprie giornate di non lavoro retribuito», spiega una nota Arpa, «ogni dipendente potrà attingere a quella parte di ferie, cinque in totale per ogni anno, che costituisce l'istituito contrattuale delle “festività soppresse” di cui beneficia». Quali sono le condizioni previste dall'accordo che fa scattare la solidarietà tra colleghi? Potrà beneficiare delle ferie solidali a titolo completamente gratuito chi abbia esaurito il periodo massimo di malattia retribuita, che è di 18 mesi secondo quando previsto dal contratto nazionale di categoria, ed il proprio monte ferie e permessi retribuiti. Ogni lavoratore Arpa sensibile alle situazioni di disagio dei propri colleghi, potrà dunque donare a chi è in difficoltà un massimo di tre giornate dal monte complessivo dei propri permessi retribuiti. In che modo? Sottoscrivendo una dichiarazione di consenso. Come si è detto le ferie solidali, che non comporteranno alcun onere per le casse dell'azienda, sono già attive in Francia con la legge Mathys nata in ricordo di un bambino di 10 anni malato di tumore. I colleghi del papà di Mathys Germain, che aveva esaurito tutte le sue ferie e i permessi per curarlo, organizzarono una colletta dei giorni di riposo arretrati per permettergli di stare accanto al figlio fino all'ultimo. Mathys morì il 31 dicembre del 2009. In Italia fino ad oggi, oltre ad Arpa, anche l'azienda Toscana di trasporto pubblico locale pubblico Ctt Nord delle province di Pisa, Livorno e Lucca Ctt Nord ha dato vita un simile accordo, che rappresenta senza dubbio un'esperienza significativa di civiltà e di solidarietà. In particolare, in Toscana,una donna, conducente di autobus in provincia di Pisa, che aveva terminato ferie e permessi a causa di una grave malattia, si è vista regalare dai suoi colleghi oltre 250 giornate di ferie retribuite che le hanno permesso di curarsi fino al suo rientro.
|
|
|
|
|