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Data: 14/01/2015
Testata giornalistica: Il Centro
L'isolamento ferroviario dell'Abruzzo - Proteste per il taglio dei raccordi ferroviari. La denuncia dei nuovi tagli ai trasporti fatta dalla Filt-Cgil è un nuovo colpo per il territorio. Primavera: se è così a che serve la bretella tra porto e stazione? Forte: basta col Vastese saccheggiato

VASTO Un fulmine a ciel sereno. La denuncia dei nuovi tagli ai trasporti fatta dalla Filt-Cgil (leggi l'articolo) è un nuovo colpo per il territorio. «Il presidente della Regione annuncia il suo impegno per il porto di Punta Penna, un corposo investimento per la bretella che porta le rotaie fino in porto e le Ferrovie tagliano? E allora che si fa a fare la bretella?», chiede il presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera. L’industriale a questo punto chiede la convocazione di un tavolo. «È assolutamente necessario che Ferrovie, Regione, Confindustria, i Comuni di Vasto e San Salvo e le industrie si seggano attorno a un tavolo per capire qual è il futuro di Punta Penna e delle strutture. La programmazione va fatta alla presenza di tutti gli interessati», afferma Primavera sollecitando il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ad organizzare un summit. In municipio, a Vasto, si respira incredulità. «Non possiamo subire altri tagli. La Regione deve riuscire a far comprendere a Trenitalia che il Vastese non può restare isolato. Al tempo stesso le industrie devono compattarsi e far sentire la loro voce alle Ferrovie se ritengono che il servizio su rotaie sia utile all'economia delle loro aziende», afferma da parte sua il presidente del consiglio comunale di Vasto, Giuseppe Forte, garantendo il proprio impegno per scongiurare l’ennesima iattura. I sindacati sono scesi in campo stigmatizzando la preoccupante indifferenza della politica del comprensorio vastese.
Quello che la Filt-Cgil denuncia è il silenzio che circonda alcune decisioni che potrebbero rivelarsi devastanti per il territorio. «Le Ferrovie continuano a tagliare e in pochi lo sanno», accusa Maurizio Di Martino, segretario provinciale della Filt Cgil. Il settore dei trasporti delle Ferrovie ha disposto la chiusura dei raccordi ferroviari di Piana Sant’Angelo-Vasto San Salvo e del porto di Vasto-Zona Industriale porto. «È ormai definitivo», assicura Di Martino. «La decisione penalizzerà le aziende interessate al trasporto merci su rotaia». E ancora. «Il progressivo abbandono della stazione è evidente. La stazione è ridotta a luogo di fermata per i treni regionali e per gli Intercity Bologna-Bari con tariffe e percorrenze insostenibili, mentre i Frecciabianca sfrecciano in transito ignorando la città».

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