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Data: 14/01/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Stazione Vasto-San salvo. Taglio del raccordo ferroviario: Magnacca accusa la Sangritana. Il consigliere regionale Camillo D’Alessandro chiede un incontro ai rappresentanti del Consorzio industriale

VASTO Stazione ferroviaria Vasto-San Salvo e tagli delle Ferrovie: la Regione scende in campo in difesa dei trasporti del Vastese. Il sottosegretario della giunta regonale, Camillo D’Alessandro, titolare della delega ai trasposti, ha raccolto l’appello lanciato dai sindacati del settore annunciando la richiesta di un incontro con i responsabili del Consorzio industriale. Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, stigmatizza invece il comportamento della Sangritana. «Nonostante i solleciti del ministero e di questo Comune, non ha ancora inviato a Roma la relazione tecnica che era stata richiesta», dice il primo cittadino. «Da più di un anno l’amministrazione comunale di San Salvo, con quella di Vasto, ha insistentemente premuto, attraverso una serie di incontri, affinché le Ferrovie dello Stato (Rfi) riprendessero in considerazione la valorizzazione di una stazione, quella di Vasto-San Salvo, che noi consideriamo di vitale importanza per lo sviluppo economico del nostro comprensorio», ricorda Magnacca. «In verità Rfi su pressione dei nostri Comuni e di Provincia, Regione e del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, era entrata nell’ordine di idee di riattivare la tratta San Salvo-zona industriale, per la valorizzazione del trasporto su rotaie in quell’ambito. Ciò che non è inspiegabilmente accaduto è stato il mancato assolvimento di impegni da parte dell’ex Consorzio industriale del Vastese, che unitamente all’impegno solo verbale della Sangritana, molto probabilmente hanno indotto le aziende che operano nella zona industriale di San Salvo a non potersi spingere oltre l’espressione di disponibilità all’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria», annota amaramente il sindaco. «È assolutamente necessario intervenire. Non potremo avere nuovi insediamenti senza adeguate infrastrutture», afferma Primiano Biscotti, segretario provinciale della Cisl. «È evidente che anche il futuro degli insediamenti esistenti dipende dai servizi».

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