PESCARA Di carne al fuoco Luciano D'Alfonso ha provato a metterne tanta, nel faccia a faccia avuto ieri con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Occasione ghiotta per il commissario-governatore che riassume così la giornata romana: «Abbiamo discusso di edilizia sanitaria e di premialità nel caso di iniziative di evidente valore per il territorio. Poi ho affrontato il tema della salute e dell'igiene alimentare e animale, ponendo la questione della funzionalità dell’Istituto Zooprofilattico, i suoi programmi di sviluppo e il ruolo svolto dall'istituto in campo nazionale e internazionale. Soprattutto -precisa D'Alfonso- ho posto il problema del funzionamento dei suoi laboratori».
Naturalmente c'era anche dell'altro di cui discutere con il ministro: «Ho sollevato la questione della tabella di marcia che dovrà portare alla conclusione del commissariamento della sanità abruzzese». E quali sono state le risposte del ministro? D'Alfonso dispensa fiducia: «Ho riscontrato una grande disponibilità su tutti i fronti. Ogni quindici giorni ci ritroveremo al Ministero con i principali collaboratori della Lorenzin per trovare la copertura amministrativa e tecnica al programma che sarà definito insieme, sapendo che il ministro vuole intestarsi il buon lavoro fatto nelle Regioni che hanno raggiunto gli obiettivi del risanamento e del riordino». Dunque il governatore spera di ottenere sostegno dal ministro in nome del risanamento.
OCULISTICA D’ECCELLENZA
Ed ecco l'altro impegno assunto dalla Lorenzin: «Nel mese di febbraio il ministro verrà da noi, in Regione, per un confronto di merito e per dare ulteriore lustro alla tradizione di oculistica, che vede nella struttura di Chieti un centro di eccellenza nazionale».
RISORSE E SFORBICIATE
Resta dunque aperta la questione più importante, quella delle risorse destinate all'Abruzzo e alle altre Regioni dal fondo sanitario nazionale, sul quale si attende una ulteriore sforbiciata da parte del premier Matteo Renzi. D'Alfonso non si nasconde e sa che il problema è proprio qui: «Abbiamo a disposizione 250milioni per l'edilizia sanitaria, 100 dall'Inail per investimenti, ma sono indispensabili ulteriori finanziamenti per completare il nostro programma di potenziamento e di riordino della rete ospedaliera». Su questo il ministro della Salute non poteva prendere nessun impegno preciso nell'incontro di ieri con il presidente. I conti sono in mano al dicastero dell'Economia e allo stesso Renzi, che potrebbe firmare un suo decreto per la fine di gennaio, che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe rivede la ripartizione del fondo sanitario sul territorio nazionale, con tagli lineari per tutte le Regioni. I centri di eccellenza, i comportamenti virtuosi sulla gestione dei conti e dei servizi, lascerebbero in questo caso il tempo che trovano. Quanto alla fine del commissariamento, viene sistematicamente rinviato di tre mesi in tre mesi.